Corigliano-Rossano, scuole chiuse fino al 16 gennaio. Stasi: «Tasso positivi molto alto»
Alla fine il sindaco della terza città della Calabria si è determinato, al foto-finish, a chiudere primarie e secondarie di primo grado
CORIGLIANO-ROSSANO - Le scuole primarie e secondarie di primo grado rimarranno chiuse almeno per un'altra settimana. Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. al foto-finish, a meno di 24 ore dal suono della campanella, si è determinato e ha deciso di non far riprendere le attività didattiche.
«Negli ultimi giorni - ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina facebook - abbiamo avuto circa 70 casi positivi in città, ma soprattutto abbiamo avuto un tasso di positivi rispetto ai tamponi fatti del 20%, molto alto. Abbiamo alcuni focolai, alcuni anche in ambito agricolo, il che impone di tenere altissima l'attenzione anche in questo comparto fondamentale per il tessuto economico del nostro territorio».
Nel suo post Stasi se la prende anche con i giudici del Tribunale amministrativo della Calabria, accusandoli di invasione di campo: «Trovo profondamente inopportuno - precisa - che i giudici amministrativi entrino nel merito di decisioni politico-amministrative che competono alle Autorità Sanitarie e che attengono anche alla sfera della precauzione. Possibile che sia l'unico a pensarlo?»
Con il Tar, ma non solo con il Tar. Stasi è un fiume in piena, ne ha per tutti. Anche per le sfere istituzionali sovracomunali. «In un contesto come questo - aggiunge il sindaco di Corigliano-Rossano - è semplicemente assurdo ed inaccettabile che l'assetto istituzionale del Paese crei così tanta confusione ed instabilità nella popolazione, con ordinanze motivate e comunicate che vengono successivamente e per più volte sospese dal tribunale amministrativo, per altro rendendo estremamente difficile anche la pianificazione delle scelte di chi deve amministrare in un periodo cosi difficile e facendo ricadere ancora una volta, l'ennesima, tutto sui sindaci».
«Detto ciò, al momento la Calabria, che era zona rossa con un terzo dei casi attuali, oggi non lo è più (va dal giallo all'arancione passando dal giallo scuro), e l'ordinanza con la quale il presidente facente funzioni chiudeva di fatto le scuole è stata sospesa dal TAR. Ieri il presidente f.f. Spirlì ha annunciato ulteriori provvedimenti che potrebbero giungere in giornata. In attesa di questi provvedimenti, il trend preoccupante della diffusione del contagio ci indica che la scelta di sospendere la didattica in presenza fino a metà mese, col fine di tenere sotto controllo gli effetti prevedibilmente negativi delle trascorse festività, è opportuna».
Una scelta, questa, che sarebbe stata ragigunta d'accordo con il Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Cosenza: «ancora una volta - dice - ci assumeremo la responsabilità di sospendere la didattica in presenza fino al 16 gennaio per le scuole primarie e secondarie, lasciando ovviamente la possibilità di frequentare presso gli istituti a tutti i nostri ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali».