Negli ultimi anni l'orticoltura tipica e a basso impatto ambientale sta trovando sempre maggiore spazio. Un vero stimolo per i giovani che vogliono investire in questo comparto. Si è sviluppata in particolar modo nel Parco Nazionale del Pollino, nei comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, in Provincia di Cosenza. Così riferisce Luigi Gallo dell'Arsac, Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino-Castrovillari. L'orticoltura tipica e a basso impatto ambientale grazie all’attività del
(Ce.D.A.)
n. 2 dell’ARSAC è perfettamente inserita in un’area ricca di peculiarità naturalistiche, paesaggistiche e archeologiche, come: il
Fiume Lao famoso per il
RAFTING, il
Centro Antico di Laino Castello, la
Grotta del Romito dell’
Era del
Paleolitico, i
Centri urbani di Mormanno e Laino Borgo, i punti di accesso dei
Sentieri per i percorsi Naturalistici del Parco. Le colture orticole più diffuse sono:
Fagiolo borlotto ceroso nano e rampicante; Fagiolo bianco ceroso rampicante; Zucchino; Pomodoro, Fagiolo poverello bianco.
ARSAC, ORTICOLTURA: PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER L'IMPRENDITORIA GIOVANILE
Il
reddito lordo per unità di superficie di terreno (
€/ha), a seconda della coltura, varia mediamente dai
quattromila ai
settemila euro per ettaro di terreno. L’alta redditività dei prodotti orticoli del Pollino è legata alla domanda di “
ambiente e natura incontaminata” da parte dei consumatori che è sempre più crescente. Considerata questa realtà, nello scorso mese di maggio, il
(Ce.D.A.)
n. 2 dell’ARSAC di Castrovillari, allo scopo di stimolare l’imprenditoria giovanile, ha svolto, a Mormanno, un ciclo di seminari, frequentati da molti giovani, proprio sui temi dell’
Orticoltura del Pollino.
Un contributo strategico determinante, per stimolare ancor di più l’attività giovanile in questo comparto e per la creazione di nuove imprese, può arrivare dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020. Infatti, i giovani imprenditori, per avviare la propria attività, possono utilizzare le risorse delle misure relative al primo insediamento in agricoltura, all’ammodernamento delle aziende, ecc. L’orticoltura estiva, in queste aree, può rappresentare una reale occasione di nuova occupazione per le giovani generazioni in quanto, le tecniche di coltivazione di queste specie orticole sono semplici. Inoltre, è possibile concentrare il lavoro aziendale in 5 mesi all'anno (maggio-settembre). Per questo, la produzione orticola si rivela più allettante, per i giovani, anche per quanti non abbiano esperienza nel settore agricolo. [gallery link="file" ids="58058,58057,58056"]