Antoniotti: niente compromessi con la politica cosentina
ROSSANO “Nessuno può darmi lezioni di legalità”. Giuseppe Antoniotti, sostenuto dalle quattro liste Rossano Prima di tutto, Udc, Rossano ReAttiva e Noi con Salvini, chiude la campagna elettorale in Piazza Bernardino Lefosse, allo scalo. Non mancano le stilettate ai competitor e a chi ha rassegnato le dimissioni determinando lo scioglimento anticipato, di qualche mese, del consiglio comunale. L'ex sindaco rilancia sulla battaglia per la riapertura del tribunale e sulla valorizzazione del Codex Purpureus Rossanensis oggi patrimonio Unesco. Parla di querele ricevute da parte di competitor e si dice nettamente contro la carta bollata, evidenziando una serie di disagi attuali per i quali, a suo dire, chi ha fatto cadere l'amministrazione comunale non sarebbe esente da colpe. Rilancia inoltre sulla fusione con la vicina città di Corigliano: “Un progetto – ha detto – che fa paura ai cosentini”. In tema di sanità, di rifiuti e di alluvione non sono mancate le bordate alla politica regionale, mentre ha dichiarato apertamente la contrarietà a qualsiasi “compromesso con la politica cosentina”. Attacchi contro chi utilizzerebbe gli stranieri per essere eletto e rilancio della politica contro l'ambulantato abusivo. Tra i punti del programma illustrati: la bonifica costoni de centro storico, la creazione di un Museo territoriale, la valorizzazione della festività di San Nilo, i Piani locali di lavoro da destinare ai giovani. Attenzione anche alla gestione dei Pisl e dei fondi (pari a circa 5 milioni di euro) unitamente alla città di Corigliano.