Si chiama Carlo Antonio Fortino e ha soli 4 anni
Dopo una lunga selezione partita nel marzo scorso, oggi pomeriggio l’organizzazione dello Zecchino d’Oro ha individuato i sedici piccoli cantanti che parteciperanno alla 62esima edizione del festival della canzone dedicata ai bambini. Tra i sedici anche un giovanissimo calabrese, con origini rossanesi. Si chiama Carlo Antonio Fortino, ha solo quattro anni è una voce che ha incantato giudici della Wobinda Produzioni che ha attraversato l’italia in questi lunghi sei mesi di selezioni. Il piccolo Carlo Antonio vive a Montalto Uffugo ma le sue origini sono anche nella città bizantina. La mamma, Rosa Romano, è rossanese doc mentre lui è l’unico calabrese tra i sedici bimbi che daranno voce alle 12 canzoni inedite dello Zecchino d’Oro, che quest’anno si svolgerà dal 5 al 7 dicembre prossimo nell’ormai storica cornice del teatro dell’Antoniano di Bologna. Il Festival sarà trasmesso in diretta in Eurovisione e in Mondovisione su Rai 1, in differita su Rai Radio Kids ed in replica su Rai Yoyo. La manifestazione andrà in onda il pomeriggio per tre puntate da giovedì 5 a sabato 7 dicembre, mentre la finale (quarta puntata) sarà trasmessa in prima serata sabato 7 dicembre. Il 62esimo Zecchino d’Oro, quest’anno, sarà condotto da Antonella Clerici per gli appuntamenti pomeridiani, mentre per la finale trasmessa in prime time, la Clerici sarà affiancata da Carlo Conti che è stato confermato anche per la direzione artistica e il Maestro Peppe Vessicchio per la direzione musicale. Queste le sedici piccole voci: Alessia Cecere di Borgoricco (PD), Nicole Curatolo di Sala Bolognese (BO), Carlo Antonio Fortino di Montalto Uffugo (CS), Matilde Gazzotti di Casalecchio di Reno (BO), Francesca Larocca di Lodi, Asia Loi di Maracalagonis (CA), Rita Longordo di Sanremo (IM), Irene Lucarelli di Firenze, Luna Massari di Ragusa, Alessia Mirra di Roccadaspide (SA), Zeno Gregorio Nigido di Genova, Giulia Rizzo di Palermo, Claudio Rosato di Locorotondo (BA), Marta Sisto di Casavatore (NA), Nausica Speranzini di Molfetta (BA), Gabriele Tonti di Sabaudia (LT)