Ieri a Corigliano-Rossano è stata la volta di Pietro Molinaro, ex presidente di Coldiretti Calabria oggi candidato con la Lega
L’agricoltura asset nevralgico per il futuro della Calabria: «È da qui che parte tutto lo sviluppo della nostra regione e di riflesso garantisce nuove prospettive anche alla filiera del turismo e della piccola media industria». Lo ha detto Pietro Molinaro, candidato della Lega al consiglio regionale della Calabria nella Circoscrizione nord, intervenendo ieri sera in un incontro tenutosi nella sala conferenze dell’Hotel Roscianum a Corigliano-Rossano. Punto nevralgico del suo impegno politico è la “questione agricola calabrese”, così la definisce Molinaro che per 14 anni è stato presidente regionale di Coldiretti Calabria. Ed il mondo green, infatti, è stato protagonista della serata di ieri con la presenza di tanti agricoltori ed imprenditori di settore. Al dibattito, moderato dalla redattrice Erminia Madeo e introdotto dal coordinatore Jonio della Lega, Paolo Lamenza, sono intervenuti anche l'imprenditore oleario Giuseppe Geraci e il già consigliere regionale, Raffaele Senatore «che - si legge in una nota stampa diramata dallo stesso candidato consigliere - hanno rivolto attestazioni di stima e parole di fiducia al percorso di Molinaro». «Cibo, territorio, ambiente, turismo – ha detto poi Pietro Molinaro nel suo intervento - sono i punti cardine del mio programma che vede tante potenzialità in una terra che finora ha sfruttato troppo poco delle sue capacità… Il mio impegno – ha aggiunto - è quello di lavorare per una Regione definita “normale”: utilizzare i fondi europei per far crescere l’economia e semplificare la burocrazia che spesso frena l’avanzamento dello sviluppo. Altri punti di interesse riguardano la rigenerazione dei Consorzi di Bonifica (in sala c’era anche il presidente del Consorzio di Bonifica dello Jonio, Marsio Blaiotta,
ndr) e una progettualità diffusa per gli agricoltori. E poi le peculiarità del territorio, che vanta una lunga tradizione e sul quale devono concentrarsi nuove prospettive e investimenti; come gli scavi archeologici di Sibari, un unicum della Magna Grecia, che avrebbe bisogno di un’individuazione strutturale importante». «Sono pronto. Non mi tirerò indietro di fronte a nessun ostacolo – ha chiosato Molinaro –. Il vostro contributo è essenziale adesso, con il vostro affetto che sento forte riusciremo a ottenere uno scranno che sarà importante per l’agricoltura e per la Calabria tutta. Abbiamo tanto da fare: 700.000 ettari agricoli che, in una filiera agroalimentare che funziona, devono dare lavoro a 40.000 persone. Questo è da dove partire».