di SERAFINO CARUSO I problemi della sanità calabrese, e soprattutto sibarita, non li scopriamo certo oggi. Carenza di personale adeguatamente preparato, assenza di macchinari di un certo livello, problemi di carattere strutturale. Senza voler affrontare la problematica nel merito dei servizi effettivamente svolti ed offerti all'utenza calabrese (l'argomento necessita di un articolo a parte), sta di fatto che il cittadino ha a che fare, in continuazione, con la sanità che abbiamo. Quindi, come non accogliere con gioia e soddisfazione quanto fatto nei mesi scorsi presso il reparto di medicina dell'ospedale "N. Giannettasio" di Rossano? Cosa è stato fatto? Si è proceduto ad una ristrutturazione generale del reparto e ad un suo abbellimento senza precedenti. Ovvero l'arte, nel senso più alto del termine, è entrata nel reparto attraverso quella che è una mostra permanente di opere pittoriche di otto artisti rossanesi e coriglianesi. Un luogo di sofferenza è stato ingentilito per dare dignità al malato anche attraverso una percezione visiva che possa cercare di rendere meno pesante il fardello della malattia che ci si deve portare dietro. I pittori coinvolti dal Direttore del reparto dello spoke Corigliano-Rossano, dott. Luigi Muraca, sono Andrea Biffi, Giuseppina Irene Groccia, Eliana Noto, Sonia Quercia, Pierluigi Rizzo, Sasà Santalucia, Riccarda Stabile e Antonella Vincenzo. Negli spazi comuni e in alcune stanze del reparto sono esposte alcune opere d'arte di assoluto valore. Grazie all'intervento di alcune associazioni si è proceduto, inoltre, a rifare le porte delle stanze e mettere la tv in alcune di queste. Oltre a tinteggiare le pareti, rivestire il pavimento, riammodernare i servizi igienici.
L'OSPEDALE COME TANTE MINI-GALLERIE D'ARTE
L'idea è nata grazie all'intuizione di una persona lungimirante qual è il dott. Luigi Muraca. "Negli ultimi anni ha preso sempre più consistenza - dice Muraca - l'indirizzo tendente a rendere meno tristi i luoghi in cui a diverso titolo si soffre. Ritengo tutte condivisibili le motivazioni, che spingono in questa direzione, trovando non umano che alla sofferenza fisica debba aggiungersi un'oppressione spirituale, conseguente ad un ambiente poco luminoso o addirittura asfittico e, in alcuni casi, cupo". Da qui l'incontro casuale, nello scorso mese di dicembre, con l'artista rossanese Pierluigi Rizzo e la spinta verso il coinvolgimento di artisti del nostro territorio per portare avanti questo progetto nobile di abbellimento di un luogo ove si soffre. "Ho accolto subito con gioia l'invito del dott. Muraca - commenta l'artista Pierluigi Rizzo - e mi sono attivato per coinvolgere altri amici e colleghi. Il risultato credo sia sotto gli occhi di tutti. La mostra sarà permanente e provvederemo ciclicamente a cambiare le opere in mostra ed a coinvolgere altri artisti. Sono davvero soddisfatto per questo progetto. Nella vita non contano solo i soldi, ma l'umanità". L'anima e il senso della vista possono trovare così ristoro, in alcuni momenti della giornata del malato, dinanzi ad un'opera d'arte. Un dipinto, una forma, una frase che possono portare la mente e lo spirito ove si è impossibilitati per causa di forza maggiore. Un viaggio dell'anima. Questo il senso di questo gran bel progetto. Magari si potesse procedere così anche in altri reparti... Anche se l'idea è piaciuta a tutti e si sta già lavorando affinché ciò possa essere fatto altrove e realizzare, così, all'interno dell'ospedale una serie di piccole mostre d'arte per rendere bello ciò che purtroppo per molti reparti è un luogo di sofferenza e dispiacere. [gallery ids="65286,65288,65289,65290,65291,65293,65294,65295,65296,65297,65298"]