A.N.P.I Corigliano Rossano.Celebrazioni del 25 Aprile,73° anniversario sconfitta nazi-fascismo."La vittoria della Resistenza è frutto del sacrificio di centinaia di migliaia di partigiani, che, in tutta Europa, hanno sacrificato la loro vita per la libertà. E per un mondo libero e più giusto. La Memoria di quella pagina drammatica di storia è Valore perenne di Civiltà ed è il migliore anticorpo al rischio di ritorno di fascismo, intolleranza, violenza, guerra. La libertà riconquistata nella lotta partigiana contro la feroce barbarie nazista e fascista. Che, dal 1939 al 1945, ha insanguinato l’Europa, è un patrimonio che deve restare nella coscienza dei popoli civili e dei cittadini democratici. Perciò, ricordare quanto è accaduto nel Novecento, non è una ritualità. Ma un obbligo morale, etico, civile, perché il coraggio di quanti hanno combattuto gli orrori deve restare vivo nella memoria delle presenti e future generazioni.Questo è un impegno fondamentale. In una fase storica come l’attuale in cui preoccupanti venti di estrema destra. Antisemitismo e rifiuto di integrazione culturale soffiano su un’Europa confusa. E incapace di alzare la voce contro chiusure e anacronistici egoismi.
ANPI CORIGLIANO ROSSANO: BISOGNA STARE E PARLARE AI GIOVANI
Anche se non è facile, bisogna stare tra i giovani e parlare ai giovani, disorientati, disoccupati, condizionati da un presentismo consumistico. Mentre il futuro è nebuloso e incerto. Noi – come A.N.P.I. e Associazione “25 Aprile Marco De Simone” di Corigliano/Rossano – lo facciamo con spirito positivo. Testimoniando i valori della nostra Costituzione democratica. Nata dalla Resistenza, con la partecipazione, la cittadinanza attiva, la vigilanza contro ogni subdolo tentativo di sottrarre loro il bene supremo: la libertà. L’auspicio è che giovani e meno giovani, uniti e solidali, lottino contro ingiustizie, disuguaglianze e prevaricazioni, in difesa dei sofferenti per malattie, guerre, fame, mancanza di lavoro. Nere nuvole di morte si addensano sul Mediterraneo, un nuovo fronte di guerra vede contrapposti interessi imperialistici ed è in atto un massacro a danno di inermi popolazioni civili: noi non possiamo, non dobbiamo, restare indifferenti. Bisogna far sentire la propria voce. Cosa sarebbe oggi il mondo se milioni di uomini, donne e giovani fossero stati indifferenti e non avessero combattuto contro il nazifascismo? Una riflessione e un impegno, personali e associati, si impongono alla coscienza di ogni cittadino, affinché quanto è accaduto in un tempo in cui la ragione ha dormito non si ripeta.