Una gremita Aula Magna dell’Istituto Tecnico per Geometri “Falcone-Borsellino” di Corigliano Calabro Scalo. Ha accolto e seguito nel pomeriggio di ieri, con entusiasmo e attenzione, l’iniziativa culturale denominata “IN VIAGGIO CON GIOVANNI PISTOIA”. Ennesimo successo degli organizzatori di tali appuntamenti letterari, ossia il prof. Giuseppe DE ROSIS e i componenti del Gruppo da lui fondato. “GLI AMICI DELL’ARTE”, animati da autentico spirito propositivo nella promozione di momenti all’insegna del reciproco confronto.
VIAGGIO LETTERARIO
I lavori, introdotti e coordinati dalla dott.ssa Anna MILIENI, hanno registrato i saluti del dirigente scolastico dell’Itg, ing. Alfonso COSTANZA, e le letture di alcuni brani e aforismi scritti da Pistoia, già Sindaco di Corigliano, autore di numerosi testi in prosa e in poesia, nonché di storia, politica, letteratura per l’infanzia. Molto apprezzati gli interventi della prof.ssa Albana ALIA. (traduttrice dei testi di Pistoia dalla lingua italiana a quella albanese), che ha ricostruito in modo rigoroso e analitico la poetica dello stesso Pistoia, e del prof. Giuseppe DE ROSIS. Che con la consueta competenza e dovizia ha illustrato le peculiarità e l’eterogeneità dell’attività culturale dello studioso.
GRANDE PARTECIPAZIONE E INTERESSE
Ad interpretare i brani, con grande pathos emotivo, sono stati: Gianni POLICASTRI, Elvira CAMPANA. Grazia VULCANO, Maria VITERITTI, Stefania ZANGARO, Maria Pia ARMENTANO, Anna DI NOIA, Natale AVOLIO, Lella PERSIANI. Mario FELICETTI, Serafina SALIMBENI, Lia MANZO, Fabiola MADEO, Antonio DE ROSIS, Silvana SIMONE. Maria DE SANTIS, Ermelinda PIPIERI, Placido BONIFACIO, Annelise PASSERINI, Franco CIRO'. I giovanissimi Francesco AMENDOLA, Roberta REALE, Simona SCROFANI. La manifestazione è stata inoltre impreziosita dagli intermezzi canori e musicali eseguiti dal prof. Mimì ZAMPINO e dalle conclusioni del prof. Dante MAFFIA. Che ha definito Pistoia “uno degli ultimi, se non l’ultimo, uomo del Rinascimento”. “Sono felice – ha dichiarato il prof. De Rosis a margine dell’iniziativa. – Di quanto abbiamo fatto per Giovanni, l’umiltà fatta persona, la rettitudine che cammina. Sono contento anche perché leggerlo significa riflettere, in quanto le sue opere non si limitano ad uno sterile censurare, ma spingono ad un’azione di crescita civile. In una frase, Giovanni non è uno scrittore consumistico”.