di SERAFINO CARUSO
Si è spento a Tradate (Varese), all'età di 82 anni, l'avvocato penalista di origini rossanesi Giuseppe Carignola. Grande studioso e cultore del diritto penale, era nato a Rossano per poi stabilirsi in Lombardia. Era fratello di altri due illustri rossanesi, il Professor Aldo e il Dottor Fabio Carignola, quest'ultimo ex Sindaco di Rossano nonché direttore generale e primario anestesista all'ospedale Giannettasio di Rossano. Tre fratelli di grande spessore e valore umano, oltre che politico e professionale. Dal sito www.prealpina.it vi proponiamo un articolo che ricorda la figura dell'Avv. Giuseppe Carignola, stimato e ben voluto da tutti: "Varese e Tradate in lutto: se n’è andato un grande avvocato, un gigante della difesa ma anche un uomo che aveva a cuore la società e infatti si era impegnato in politica, soprattutto nella “sua” Tradate. È morto all’età di 82 anni, l’avvocato
Giuseppe Carignola, uno dei legali storici, di lungo corso, delle toghe varesine. I funerali si svolgono oggi, martedi 5 giugno, alle ore 16.30 nella basilica varesina di San Vittore. Nato a Rossano, in provincia di Cosenza, Carignola era diventato avvocato nel 1963 e in seguito cassazionista. Un vero cultore del diritto, oltre che valente penalista, aveva anche scritto una decina di anni fa un libro dal titolo “Vostro onore!”, destinato ai giovani laureati in Giurisprudenza, in cui viene tracciato - attraverso quattro diversi casi - il modo di accostarsi (da legale) al mondo della giustizia, alle procedure, ai piccoli e grandi meccanismi che regolano cause e processi. Giuseppe Carignola è stato anche, per lungo tempo, un protagonista della vita di Tradate, dove viene ricordato come un politico di grande acume. Erano gli anni ‘70: la giunta di allora aveva svoltato decisamente, voleva un Comune “casa di vetro” e aperto a tutti. Era un governo cittadino di sinistra, quella con il marchio doc. Carignola, per cultura e formazione politica, era un socialista nel vero senso della parola. Memorabili i suoi interventi in Consiglio comunale, a volte con una signorile vena critica anche verso chi rappresentava il suo stesso partito". fonte www.prealpina.it