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Rossano Città del Codex" è il progetto politico ed economico più importante dei prossimi anni. Ed è una sfida di portata territoriale e regionale.
Finalmente si recupera un ritardo. Di “Rossano Città del Codex” si parla ormai diffusamente. Sulla utilità di sposare questo nuovo approccio, sia alla sottesa declinazione plurale del turismo in turismi, sia soprattutto alla comunicazione dei marcatori identitari, si sta diffondendo una sempre maggiore consapevolezza pubblica. E non nascondo, rispetto a questo primo importante risultato, una certa soddisfazione. Spiegandone, infatti, metodo ed obiettivi, ho letteralmente introdotto il claim “Rossano Città del Codex”, prima nella comunicazione dell’associazione “Otto Torri sullo Jonio” e, dall’estate del 2011, nella comunicazione istituzionale del Comune di Rossano. Dalla condivisione degli obiettivi adesso però si è in condizione di passare ad iniziative concrete. Perché il rischio è quello di ancorarsi ad enunciazioni o a slogan affascinanti, ma senza gambe. Dico subito che condivido le due proposte, avanzate dal consigliere comunale Antonelli, di coinvolgere la scuola e quella sul “2015 Anno del Codex”. Così come apprezzo il progetto dell’assessorato al turismo, di tematizzare, collegandola alla simbologia del Purpureus, l’architettura della rotatoria sulla SS106 al Frasso.
È lodevole, infine, l’impegno editoriale de “L’Eco dello Ionio” nel sostenere questo sforzo culturale. Suggerisco allora tre strade per ottimizzare l’efficacia di quella che dovrebbe essere una strategia coerente di comunicazione pubblico-privata. Le prime due, sono azioni di comunicazione interna. E sono a costo zero per l’Ente. La prima. – Così come già sperimentato altrove,
si inserisca graficamente “Rossano Città del Codex” in tutte le produzioni tipografiche ufficiali del Comune: dai certificati anagrafici alla corrispondenza legale, dalle buste alla corrispondenza del Sindaco, etc. Analogamente si faccia per la segnaletica turistico-culturale. Così come dovrebbero iniziare a fare, autonomamente, gli operatori commerciali, investendo in gadgettistica, souvenir e nella tematizzazione di qualsiasi prodotto. La seconda. – “Rossano Città del Codex” sia l’unico nome, abbinato all’edizione storica, della programmazione sociale e culturale cittadina annuale. Il richiamo al Codex sia cioè il solo riferimento simbolico e la sola riconoscibile cornice identitaria per qualsiasi manifestazione, soprattutto turistica, promossa o patrocinata dall’Esecutivo. La terza. – Questa azione richiede allo stesso tavolo il Comune e gli imprenditori illuminati. Serve come il pane (in questa sfida di comunicazione) un “Premio Internazionale Rossano Città del Codex” attraverso il quale ambire a due risultati: riuscire a portare qui, sotto il segno del Purpureus, personalità e protagonisti di fama nazionale e mondiale; ed attraverso questi riconoscimenti iniziare a percorrere la stessa esemplare strada di marketing già battuta dall’altro potente brand di Rossano nel mondo, la liquirizia.
Lenin Montesanto direttore dell’associazione Otto Torri sullo Jonio