di MARTINA FORCINITI Riprendere il filo della creatività e magari guadagnarsi da vivere con un po’ di sano
artigianato fatto a mano, di questi tempi non è poi così facile. Eppure c’è chi a sedersi dall’altro lato di un tornio per creare e modellare non ci rinuncia. E a quanto pare, nel nome della ceramica, si può dimostrare che la sapienza manifatturiera di prodotti di qualità e pezzi unici non solo funziona. È senz’altro vincente. Il futuro dell’economia italiana passerà dal ritorno all’artigianato. Ne è sicura
Roberta Proto, giovane artista, proprietaria del laboratorio
I sogni di Minù, che ha allacciato stretto il destino delle sue
ceramiche artistiche a
Trebisacce. In tempi di totale incertezza – ci dice – l’unico porto sicuro per la nostra economia è quello del
Made in Italy. Lo stesso, aggiungiamo noi, che è in fase di riscoperta non solo da parte dei giovani italiani, ma anche dei turisti disposti a tour esclusivi e corse pazze in boutique e botteghe artigianali pur di cedere alla tentazione di un prodotto unico. Mai uguale a sé stesso. Se si lavora con passione e cura dei dettagli – continua Roberta – i clienti lo riconoscono e lo dimostrano. Per questo mi auguro che, soprattutto da parte di chi si avvicina oggi al mondo del lavoro, ci sia un ritorno consapevole allo studio delle arti di un tempo. Perché, dopo tutto, non ci sono solo le nuove tecnologie. E investire su quel microcosmo artigiano, che oggi più che mai fa tendenza, dà i suoi buoni frutti. Sin da subito la mia attività ha funzionato – spiega – nonostante le spese, soprattutto all’inizio, non siano di certo mancate. Ma ne vale sicuramente la pena, non fosse altro per la soddisfazione che si prova nel sapere di aver risposto alla volontà del cliente. Così, con le mani immerse nell’argilla, la fantasia si traduce in mille oggetti, forme e profili di materia che per qualità e creatività non possono non offrire la garanzia di un’eccellenza artistica della miglior tradizione italiana. E magari da una piccola cittadina solleticata dal mar Jonio si può arrivare a toccare sponde ben più lontane. C’è l’intenzione di allargarsi – ci confessa Roberta Proto -. Ci è stato chiesto, infatti di aprire dei punti vendita al nord e probabilmente l’inverno prossimo inaugureremo una nostra sede a Mestre. Mi auguro inoltre di poter lavorare con scuole del nostro territorio. Perché nei bambini c’è tutta quella voglia di scoprire e imparare che potrebbe far sbocciare una nuova primavera dell’artigianato. Proprio quando nel mondo sembra farsi sentire sempre più forte il bisogno di affidarsi alle esperte mani manifatturiere. Rigorosamente italiane.