Esquire Italia incorona Co-Ro come capitale mondiale della Liquirizia
Amarelli si conferma fabbrica del gusto, ambasciatrice del Made in Italy autentico, capace di trasformare una pianta in racconto e un laboratorio in museo
CORIGLIANO-ROSSANO – È Esquire Italia, versione nazionale della celebre rivista statunitense di costume e cultura contemporanea, a proclamare la Calabria e, quindi, Corigliano-Rossano, Capitale mondiale della Liquirizia. Un titolo che consacra la regione come culla di una tradizione unica e millenaria, dove la Fabbrica Amarelli rappresenta da quasi tre secoli il simbolo indiscusso, più autorevole e riconosciuto di una radice che è insieme materia prima, cultura e identità.
Nell’articolo firmato da Matteo Lignelli si racconta come la Piana di Sibari custodisca da secoli il segreto della radice nera più pregiata del mondo: quella che cresce spontanea, tra il mare e la terra rossa della Sibaritide e che trova nella factory di Amarelli l’esempio più compiuto di continuità produttiva, memoria e innovazione. Fondata nel 1731, la storica azienda di Corigliano-Rossano è oggi ambasciatrice del Made in Italy autentico, capace di trasformare una pianta in racconto e un laboratorio in museo.
Tra i 100 Marcatori Identitari Distintivi (MID) la Liquirizia Amarelli, riconosciuta come la più pura al mondo per concentrazione di glicirrizina e caratteristiche organolettiche, rappresenta un unicum naturale e culturale che solo questo territorio sa offrire. In essa convivono artigianato e industria, sapienza contadina e ricerca, economia e bellezza.
Il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, l’Archivio Storico di Famiglia dichiarato di interesse nazionale e la Biblioteca tematica sull’identità produttiva del Mezzogiorno sono oggi strumenti vivi di divulgazione e formazione. Amarelli, di fatto, ha trasformato la sua storia in esperienza, diventando luogo di turismo d’impresa e di cultura: un ponte tra passato e futuro, tra radice e innovazione, tra territorio e mondo.
Il riconoscimento mediatico di Esquire Italia è, per la Calabria, molto più che una notizia di costume. Si tratta, infatti, della conferma di un posizionamento identitario e di un potenziale economico ancora da valorizzare. La Capitale mondiale della liquirizia è infatti un laboratorio permanente di cultura d’impresa e di orgoglio territoriale. E Amarelli, con la sua visione, continua a rappresentarne la forma più luminosa: una fabbrica che non produce soltanto gusto, ma senso, storia e futuro.
foto di esquire.com