Cane in autostrada provoca incidente: ANAS condannata a risarcire i danni
Il Giudice di Pace di Castrovillari dà ragione a un automobilista che, per evitare un randagio sulla A2, distrusse la propria auto

COSENZA – Un gesto istintivo per salvare un animale si è trasformato in un incidente con gravi danni materiali, ma alla fine la giustizia ha dato ragione al conducente. È quanto accaduto a novembre 2022, sull’autostrada A2 del Mediterraneo, nei pressi della località Campotenese, frazione del Comune di Morano Calabro.
A.G., alla guida della propria auto insieme alla famiglia, si è trovato improvvisamente di fronte a un grosso cane che attraversava la carreggiata. Nonostante una brusca frenata nel tentativo di evitarlo, l’impatto è stato inevitabile: l’animale è deceduto e l’autovettura ha riportato danni per quasi 7.000 euro. Fortunatamente, nessuno degli occupanti è rimasto ferito.
Dopo il sinistro, A.G., assistito dall’avv. Erica Pranno, ha citato in giudizio ANAS Spa, in qualità di proprietaria e custode della strada, ritenendola responsabile per l’assenza di adeguate recinzioni che avrebbero potuto impedire l’accesso dell’animale. In subordine, sono stati coinvolti anche l’ASP e il Comune di Morano Calabro.
ANAS ha respinto ogni addebito, attribuendo la responsabilità agli enti preposti al controllo del randagismo e sostenendo che l’evento fosse imprevedibile. Anche ASP e Comune si sono dichiarati estranei ai fatti: l’ASP ha rivendicato un ruolo limitato all’accalappiamento, mentre il Comune ha evidenziato di non avere competenza sull’autostrada e ha messo in dubbio la condotta di guida del conducente.
Tuttavia, il Giudice di Pace di Castrovillari ha accolto integralmente il ricorso dell’automobilista, affermando la responsabilità esclusiva di ANAS Spa. Secondo il giudice, trattandosi di una sede stradale delimitata e destinata alla percorrenza veloce, spetta al gestore garantirne la sicurezza impedendo l’ingresso di agenti esterni. Le prove presentate – testimonianze, documenti e fotografie – hanno dimostrato l’assenza di recinzioni e la guida prudente dell’automobilista.
ANAS è stata quindi condannata a risarcire per intero i danni materiali subiti da A.G., che ha ottenuto giustizia dopo una lunga battaglia legale.