Flop bus sostitutivi: il basso Jonio resta al palo
Le corse sostitutive per la sospensione della tratta ferroviaria ionica continuano a non accontentare le tante realtà che vivono a sud di Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - La sospensione della tratta ferroviaria ionica continua a creare numerosi disagi all’utenza della Calabria del nord-est. Infatti, le nuove cinque corse che sono state attivate tra Sibari, Corigliano e Rossano lasciano a bocca asciutta i pendolari del basso Jonio cosentino. La polemica era nata nei giorni scorsi e riguardava la mancata sostituzione dei treni regionali Sibari-Crotone e viceversa in coincidenza col Frecciarossa Sibari-Bolzano. Il potenziamento delle cinque corse, dunque, non va a risolvere il grande problema riguardante i collegamenti che portano fino a Crotone.
Già nei giorni scorsi i cariatesi delle Lampare avevano denunciato tale disagio. Questi ultimi avevano invocato direttamente a Trenitalia di avviare immediatamente un’efficace riorganizzazione del servizio sostitutivo, con un significativo aumento dei mezzi e con un’organizzazione degli orari che fosse stata più vicina alle esigenze dei pendolari.
A ciò va ad aggiungersi un danno non da poco per Trenitalia stessa. Infatti, la mancata fruizione dell’utenza proveniente dal basso Jonio cosentino rischia di influire direttamente sui numeri del Frecciarossa andando ad inficiare sul calcolo dei fondi che ogni anno la Regione Calabria versa per il mantenimento del servizio. Va da sé che una grande fetta di cittadini, quelli che vanno da Crosia-Mirto fino a Cariati (senza contare le comunità premontane), continuano, malgrado gli sforzi, a rimanere isolati e senza alcun diritto alla mobilità.