Rossano celebra con amore Maria Santissima Addolorata
La liturgia è stata celebrata nella Cattedrale Maria Santissima Achiropita. Durante la celebrazione i confratelli e le consorelle del sodalizio hanno rinnovato, come ogni anno, il “voto di adesione e di appartenenza alla confraternita”
CORIGLIANO-ROSSANO - Nella Memoria liturgica della Beata Vergine Addolorata, il 15 settembre è stata celebrata, nella Cattedrale Maria Santissima Achiropita di Rossano, la Santa Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, concelebrata dall’Assistente Spirituale e parroco della Cattedrale don Pietro Madeo e dai sacerdoti dell’Unità Pastorale di Rossano Centro Storico. Durante la celebrazione i confratelli e le consorelle del sodalizio hanno rinnovato, come ogni anno, il “voto di adesione e di appartenenza alla confraternita”.
Quest’anno il Settenario è stato molto ricco e per la prima volta si è svolto interamente in Cattedrale. Inoltre, è stata introdotta una novità, ovvero la recita della Coroncina dei Sette Dolori a cui ha partecipato un gran numero di confratelli. Durante il Settenario, poi, si sono svolti anche eventi più particolari: giorno 12 settembre, le comunità parrocchiali del Centro Storico hanno salutato don Domenico Simari, trasferito in un’altra parrocchia. Massiccia la presenza di giovani e di coloro che hanno collaborato con don Domenico.
Giorno 15 settembre, invece, la celebrazione è stata arricchita dalla presenza di Suora Luigia Albano delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore, che ha festeggiato i suoi 50 anni di professione religiosa. Al termine della celebrazione, inoltre, la statua della Vergine è stata trasferita dai confratelli, con una breve processione, nella sua chiesa, sede della stessa Confraternita.
Una festa sobria, dunque, ma ricca di avvenimenti e di preghiera.
«Ringraziamo il Signore e la Vergine Santissima per averci dato in dono don Domenico e Suora Luigia, l’Assistente Spirituale che ci ha accompagnato nel Settenario e tutti i confratelli e consorelle che hanno contribuito a rendere solenne la festa della nostra Santa Patrona. Ci auguriamo un cammino ricco di fede, di spiritualità, di rinnovamento e di formazione che ci accompagnerà in quest’anno in preparazione al grande Giubileo del 2025 “Pellegrini di Speranza» conclude Giuseppe Calarota.