5 ore fa:Acqua non potabile ad Altomonte, arriva l'ordinanza di divieto di utilizzo ma la si comunica in ritardo
3 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
2 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
1 ora fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
5 ore fa:Fuochi d'artificio illegali, a Co-Ro un arresto e sequestrate 4 tonnellate di materiale pirotecnico
4 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione
6 ore fa:Dopo Corigliano, scoperte nuove "case degli schiavi" anche a Rossano
7 ore fa:Spezzano Albanese celebra la prima mostra micologica
4 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa
6 ore fa:Esodo di iscritti dal Pd di Corigliano-Rossano, Madeo e Candreva «Noi continuiamo ad essere Partito»

Unci AgroAlimentare, incentivi per la dismissione e demolizione dei vecchi pescherecci

1 minuti di lettura

CALABRIA - «Con l'atteso decreto direttoriale del Ministero dell'Agricoltura sugli incentivi per la dismissione e demolizione dei vecchi pescherecci, appena pubblicato, si potranno dare risposte concrete a non pochi operatori del settore, con un vantaggio complessivo per l'intero comparto, che così potrà ammodernarsi». Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

«Il rinnovo della flotta – prosegue il dirigente dell'associazione di categoria del mondo cooperativistico – non solo risponde agli obiettivi previsti dall'Unione europea, per una maggiore sostenibilità ambientale dell'attività, ma contribuisce in maniera determinante a garantire la sicurezza in mare dei lavoratori, che con imbarcazioni datate e in condizioni non ottimali risulta molto più difficile da assicurare. D'altra parte, per tutte le imprese della pesca professionale si profilano nuove sfide ed investimenti per l'adozione di tecnologie avanzate, per l'adeguamento ai nuovi standard».

«Auspichiamo, dunque, che con il nuovo provvedimento si possa attuare - spiega - un piano di dismissione volontario che apra una nuova pagina per costruire una pesca sempre più responsabile, attenta all'impatto sulle risorse naturali e che possa anche creare nuove opportunità per un settore importante dell'economia costiera, ma anche strutturalmente fragile, spesso penalizzato, che ha dovuto affrontare molti problemi soprattutto negli ultimi anni, rispetto ai quali solo grazie alla determinazione, al coraggio, all'esperienza, alla capacità dei pescatori di rispondere alle continue sollecitazioni esterne si è riusciti a superare gli ostacoli ed andare oltre».

«Da parte nostra – ha concluso Scognamiglio – ci sforziamo di guardare in avanti e in quest'ottica facciamo affidamento sulle istituzioni, in particolare sul Ministero dell'Agricoltura, con il quale è stato da tempo avviato un confronto positivo e una proficua collaborazione, che si determinino le condizioni per l'immissione in mare di nuove unità o per l'ammodernamento di quelle riqualificabili, con le misure del programma Feampa, in modo da rendere più competitiva la pesca italiana».

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.