5 ore fa:La scuola media di Cassano Jonio conquista il primo premio assoluto al Concorso internazionale di Orchestre "Città di Maruggio"
3 ore fa:Bandiera Blu, ora occhio alle speculazioni
3 ore fa:Il Psi di Castrovillari si prepara alle amministrative
5 ore fa:Ferrovia jonica, al via realizzazione di 14 sottostazioni elettriche. Rapani: «Portiamo qui treni veloci»
1 ora fa:Unici Diversi Uguali: presentata l'associazione che vuole creare una rete per la disabilità
1 ora fa:Stretta tra mito e realtà la ricerca di Sybaris e Thurii ora affascina anche i giovani
7 ore fa:Fase critica a Castrovillari: decine di pazienti affollano il Pronto Soccorso del "Ferrari"
2 ore fa:La Vignetta dell'Eco
2 ore fa:Coppa città di Morano: riflettori accesi sulla seconda edizione dello Slalom Pollino
56 minuti fa:Infrastrutture joniche: tra la gioia per i fondi della nuoa SS106 e la delusione per l'Alta Velocità mancata

Unci AgroAlimentare, incentivi per la dismissione e demolizione dei vecchi pescherecci

1 minuti di lettura

CALABRIA - «Con l'atteso decreto direttoriale del Ministero dell'Agricoltura sugli incentivi per la dismissione e demolizione dei vecchi pescherecci, appena pubblicato, si potranno dare risposte concrete a non pochi operatori del settore, con un vantaggio complessivo per l'intero comparto, che così potrà ammodernarsi». Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

«Il rinnovo della flotta – prosegue il dirigente dell'associazione di categoria del mondo cooperativistico – non solo risponde agli obiettivi previsti dall'Unione europea, per una maggiore sostenibilità ambientale dell'attività, ma contribuisce in maniera determinante a garantire la sicurezza in mare dei lavoratori, che con imbarcazioni datate e in condizioni non ottimali risulta molto più difficile da assicurare. D'altra parte, per tutte le imprese della pesca professionale si profilano nuove sfide ed investimenti per l'adozione di tecnologie avanzate, per l'adeguamento ai nuovi standard».

«Auspichiamo, dunque, che con il nuovo provvedimento si possa attuare - spiega - un piano di dismissione volontario che apra una nuova pagina per costruire una pesca sempre più responsabile, attenta all'impatto sulle risorse naturali e che possa anche creare nuove opportunità per un settore importante dell'economia costiera, ma anche strutturalmente fragile, spesso penalizzato, che ha dovuto affrontare molti problemi soprattutto negli ultimi anni, rispetto ai quali solo grazie alla determinazione, al coraggio, all'esperienza, alla capacità dei pescatori di rispondere alle continue sollecitazioni esterne si è riusciti a superare gli ostacoli ed andare oltre».

«Da parte nostra – ha concluso Scognamiglio – ci sforziamo di guardare in avanti e in quest'ottica facciamo affidamento sulle istituzioni, in particolare sul Ministero dell'Agricoltura, con il quale è stato da tempo avviato un confronto positivo e una proficua collaborazione, che si determinino le condizioni per l'immissione in mare di nuove unità o per l'ammodernamento di quelle riqualificabili, con le misure del programma Feampa, in modo da rendere più competitiva la pesca italiana».

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.