Laino Borgo ha celebrato nel week end il rito arboreo in onore di Sant'Antonio di Padova
Tre giorni di festa tra tradizione, musica, gastronomia e devozione che hanno visto partecipare numerosi cittadini anche dai comuni vicini e tanti turisti affascinati dalle esperienze tradizionali che rendono unica la comunità lainese
LAINO BORGO - Quando il legno scelto e tagliato in montagna arriva nella piazza, il rito è compiuto e la gioia del popolo in festa si rinnova nella più classica delle tradizioni, che si tramanda da generazioni. Laino Borgo ha celebrato nel week end il rito arboreo in onore di Sant'Antonio di Padova con le contrade Iannello e Boccalupo diventate il cuore pulsante di una devozione che celebra un rituale intenso e carico di significati propizionatori e di buon auspicio che oggi avvicina e coinvolge anche tanti giovani.
«È molto bello - ha commentato il sindaco, Mariangelina Russo - vedere che oggi le tradizioni che abbiamo ereditato dai nostri nonni, attecchiscono e coinvolgono tanti giovani che sono il presente della comunità e rappresentano quel legame tra passato e futuro che serve a noi per lasciare il testimone della nostra cultura popolare a chi domani creerà famiglia e insegnerà questi riti ai propri figli, nel segno di una continuità che diventa memoria e cultura dei lainesi».
Una tre giorni intensa quella vissuta da Laino Borgo che ha visto partecipare numerosi cittadini anche dai comuni vicini e tanti turisti affascinati dalle esperienze tradizionali che rendono unica la comunità lainese. Accoglienza, giovialità, allegria, tradizione, devozione hanno reso unica l'esperienza del rito arboreo iniziato giovedì e venerdì nelle contrade Iannello e Boccalupo con una massiccia partecipazione. Muisa popolare, piatti della cucina contadina, degustazione dei prodotti tipici con la rituale messa in onore del Santo prima di abbandonarsi al divertimento, e poi i fuochi pirotecnici.
Poi il rito del trasporto del legno dalla montagna al borgo con tanti giovani e ragazzi ad irrobustire il gruppo dei portatori, al ritmo della musica popolare. Il legno tagliato in onore del santo è stato autorizzato dal Comune di Laino borgo. La tradizione vuole che il gruppo più anziano taglia anche la rocchetta che viene poi sposata con la "ntinna" in un rito propiziatorio e di buon auspicio.
«Ringrazio - ha concluso il sindaco Russo - i coordinatori di tutti i gruppi per aver dimostrato ancora una volta di essere professionali e animati dalla passione e dalla devozione per Sant'Antonio, cosi come ringrazio Mario Donato e Robertino Manfredi responsabili del Comitato Festa per aver svolto il ruolo nel migliore dei modi e il parroco don Roberto Berti per l'assistenza spirituale durante le fasi dell'evento». L'arrivo in piazza Navarro ha concluso con soddisfazione, nonostante la stanchezza, un rito che rappresenta quel patrimonio immateriale di cui Laino Borgo è ricca ed orgogliosa.