Emozioni per la II edizione del Concorso Aido "Dimmi di sì. In ricordo di Felice Calabrò"
Un’organizzazione impeccabile messa in moto dal direttivo “rosa” e dalle volontarie del Gruppo Aido Co-Ro. «Felice continuerà a guidare i nostri passi nella convinzione che la vita sia sempre e comunque un dono»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il 23 aprile si è celebrata la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Concorso “Dimmi di Sì AIDO. In ricordo di Felice Calabrò” presso la Sala Rossa di Palazzo San Bernardino dell’area di Rossano.
A valutare gli elaborati una commissione di professionisti costituita da Emma Bruno, Patrizia Crupi, Erminia Madeo e Flavia Pulignano.
Una mattinata di alta formazione per la profondità del messaggio, veicolato dalla professionalità della Presidente dell’associazione, Pina Maria Russo, della Vicaria Evelina Tavernise e della Amministratrice Marinella Meligeni che hanno condotto i lavori. Un’organizzazione impeccabile messa in moto dal direttivo “rosa” e dalle volontarie del Gruppo Co-Ro.
Tutti i concorrenti, dagli alunni della classe quinta della scuola primaria agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, sono stati i protagonisti indiscussi della cerimonia. Attraverso forme di espressione di varia tipologia (elaborato scritto, grafico, digitale, artistico,musicale) hanno emozionato la platea degli ospiti, rapita da composizioni nate, in molte casi, dall’esperienza diretta della donazione degli organi.
Questo l’esempio di Mattia Fuoco, classe V A dell’Istituto Comprensivo di Cariati che si è aggiudicato il primo posto per ordine di scuola perché l'unico che ha trattato di un'esperienza diretta, affrontando con maturità e sicurezza il racconto della donazione da parte di un parente diretto, ossia il nonno. «L'emozione che trapela dalle parole dimostra come il nipote ricordi il nonno con un'affezione ancora più grande dopo il dono avvenuto prima della sua morte, un'azione che lo rende immortale ai suoi occhi», queste le parole della commissione giudicante.
A farla da padrona anche per gli altri due posti in classifica e relativamente alla scuola primaria, l’istituto comprensivo di Cariati con Maria Lettieri al secondo posto e Sara Russo al terzo.
Al secondo posto l’intero gruppo classe I E dell’Istituto Comprensivo di Cariati con la realizzazione dell’opera grafica intitolata “Carpe Diem”, infine al terzo posto la studentessa Germinara Cristina della classe II D dell’Istituto Comprensivo Mandatoriccio-Plesso Campana con Il racconto “La scelta di un dono” e Cozzetto Pasquale con la poesia, "Donare è vita"
Per la scuola secondaria di secondo grado, invece, con ex-aequo si sono aggiudicati il primo posto in classifica due alunni, rispettivamente dell’IIS “Aletti” di Trebisacce e del Liceo Artistico del Polo Liceale Rossano.
Giuseppe Saporito, studente della classe IA dell’ istituto Aletti di Trebisacce ha commosso con la sua voce il pubblico «con un brano che tocca le corde del cuore in cui le metafore utilizzate e le visioni che il cantante ci propone ci immergono in una grande atmosfera di pace e serenità attraverso il suo messaggio intrinseco».
A parità di merito l'opera “L’albero dorato” realizzata dagli alunni della classe I A del Liceo Artistico del Polo Liceale Rossano: Giulia Amoriello, Maria Monaco, Andrea Bruno, Maria Immacolata Guagliardi, Saverio Otranto, Flavio Ronzoni. «Di grande effetto l’evoluzione cromatica verticale che ben definisce il continuo ed eterno legame tra Madre Terra ed il Cielo, avente come filo conduttore la luminosità dell’oro ed il sentimento dell’amore. Il ritorno concettuale alle origini dell’albero della vita, ben si collega ad un’unione fraterna tra esseri umani che ben si rispecchia nel progetto dell’AIDO».
Secondo classificato, Annamaria Cappelleri della classe IV B del Liceo Artistico - Polo Liceale con la poesia di Anna e al terzo posto Adele Esposito della III C del Liceo ArtisticoPolo Liceale con dipinto digitale.
«Sarebbe orgoglioso Felice di sapere che il suo sogno di essere ricordato per aver fatto qualcosa di importante si è realizzato. Egli, giovane studente del Liceo Classico S.Nilo, che indossava la felicità non solo nel nome, era pieno di vita ed energia» a ricordarlo con commozione la profesoressa Rita Milito, docente di religione del giovane e ancora oggi del Polo Liceale Rossano.
"E Felice continuerà a guidare i passi del Gruppo Co-Ro nella convinzione che la vita sia sempre e comunque un dono".