A Morano Calabro la presentazione del primo libro in letteratura dedicato al Tartufo Nero di Calabria
I boschi calabresi sono descritti attraverso i profumi dei pregiati funghi ipogei e le conoscenze di esperti in materia, che nei decenni hanno svolto studi per approfondire e identificarne le peculiarità
MORANO CALABRO - Il Tartufo Nero di Calabria, l’inizio di un nuovo racconto. È questo il titolo del primo libro in letteratura dedicato all’oro dei boschi del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte che sarà presentato domenica 7 aprile nella Catasta di Morano Calabro (frazione di Campotenese), a partire dalle 10:30.
«L’evento - riporta la nota - sarà un itinerario culturale enogastronomico che ripercorrerà l’opera edita dalla Gangemi Editore International: una raccolta di preziosi contributi scientifici, testimonianze di cavatori e aneddoti storici destinata a dar vita a una narrazione inedita del territorio. Realizzata grazie alla determinazione dei fratelli Pirro di Corigliano, che dagli anni Ottanta lavorano per promuovere le eccellenze agroalimentari locali, è stata curata da Francesco Spanò e Claudio Mattia Serafin in collaborazione con la giornalista Maria Teresa Improta, con prefazione dell’assessore regionale all'Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione Gianluca Gallo, segna un solco nella storia del pregiato fungo ipogeo cui presenza in Calabria è documentata sin dal periodo magnogreco. Un progetto nel quale il gruppo Pirro ha investito con costanza per restituire valore a un’eccellenza per troppo tempo rimasta nell’anonimato e creare occupazione nelle aree montane a rischio spopolamento. I boschi calabresi sono descritti attraverso i profumi dei pregiati funghi ipogei e le conoscenze di esperti in materia, che nei decenni hanno svolto studi per approfondire e identificarne le peculiarità. Un universo finora noto solo agli addetti ai lavori e agli amanti della cerca. Il viaggio nel misterioso mondo dei tartufai che tra gioie e difficoltà portano avanti un mestiere in completa armonia con la natura, illustra con dovizia di dettagli l’arte del cavare con delicatezza dal sottobosco i tartufi accompagnati dai loro inseparabili cagnolini».
«Ad arricchire l’avventura alla scoperta dei Tuber calabrese - va avanti la nota - l’intervento del responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Castrovillari Giovanni Bisignani che nel volume ne analizza le proprietà benefiche sul corpo umano nonché gli apporti nutrizionali e il vasto campo di applicazione in ambito medico e farmaceutico. Nel corposo libro trovano spazio anche succulente ricette ideate da chef calabresi che propongono il tartufo nostrano in originali creazioni culinarie destinate a valorizzarne profumo e sapore. E non solo. Le ricerche bibliografiche svolte da Emilia Pirri hanno riportato alla luce le tradizioni dei frati francescani di Paola che consumavano tartufo nella dieta priva di grassi del periodo quaresimale, dimostrando come non fosse in passato considerato un alimento esclusivo delle famiglie facoltose. A corredo delle informazioni sulle tartufaie naturali in Calabria, sono inserite schede micologiche che con immagini ad alta definizione consentono di distinguere i tartufi commestibili e non commestibili che è possibile trovare sul territorio».
«L’obiettivo dell’opera, frutto della volontà del gruppo Pirro di rilanciare l’economia dell’entroterra calabrese, è di sollecitare i giovani a trasformarsi in custodi del territorio e diventare protagonisti di uno sviluppo e una crescita economica che guarda al futuro in un’ottica sostenibile. La tutela delle aree tartufigene infatti è direttamente correlata alla protezione del patrimonio boschivo che si traduce nella riduzione di disboscamenti, incendi e, di conseguenza, del dissesto idrogeologico prevenendo frane e smottamenti. Un’occasione imperdibile per costruire una filiera che possa imporsi sul mercato con successo facendo emergere dal sommerso una Calabria baluardo di qualità e profondo rispetto per l’ecosistema. Alla presentazione del libro seguiranno alle 14:30 dimostrazioni cinofile e giochi con i cani addestrati alla cerca in un ring appositamente allestito da AssoTartufai Calabria».