Emergenza sanità ad Amendolara: chiusa la Guardia Medica
Renne (IdM): «Se non vedremo delle risposte alle giuste e sacrosante richieste dei cittadini, annunciamo già da adesso che organizzeremo un sit-in e delle manifestazioni di protesta per la riapertura»
AMENDOLARA - La direzione regionale di Italia del Meridione interviene sulla chiusura della guardia medica di Amendolara.
«Per Amendolara - afferma Andrea Renne - rinunciare alla guardia medica significa rinunciare ad ogni speranza. La recente nota dell'Asp di Cosenza del primo marzo, protocollata dal comune il sei Marzo, è una condanna per un territorio già in ginocchio da anni. Avevamo promesso in passato che saremmo stati pronti a fare di tutto, pur di tutelare il diritto alla sanità di Amendolara e insieme a Italia del Meridione, vogliamo mantenere la promessa. Faccio un appello, in qualità di componente della direzione regionale di Idm in rappresentanza dell'Alto jonio, al Direttore generale Antonello Graziano, al Direttore Sanitario Martino Maria Rizzo, al Direttore amministrativo Remigio Magnelli chiedendovi innanzitutto di mettere mano alla Vostra coscienza, prima ancora di ogni altra valutazione di carattere organizzativo. L'ex guardia medica deve essere immediatamente riaperta!».
«A chi devono rivolgersi i cittadini di Amendolara in caso di necessità? L'organizzazione dei servizi sanitari, con la annosa vicenda dell'Ospedale di Trebisacce già è un dramma. Chiudere anche un presidio come la guardia medica - prosegue - rappresenterebbe davvero la pietra tombale per quanto riguarda la possibilità di usufruire del diritto costituzionale alla salute per i cittadini dell'Alto jonio e di Amendolara in particolare. In qualità di referente di Italia del Meridione per questo territorio, non intendo sottrarmi alla battaglia per il diritto alla salute e per far riaprire l'ospedale di Trebisacce. Ospedale per il quale, insieme a tutto il Partito, ho combattuto tanto in passato ma al momento,purtroppo, senza successo. Allo stesso modo sono pronto a combattere per la riapertura della guardia medica».
«Diceva Bukowski: Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla. Bene. Sono pronto a sacrificare la mia vita per ottenere il bene degli amendolaresi. Se non vedremo delle risposte alle giuste e sacrosante richieste dei cittadini, annunciamo già da adesso che organizzeremo un sit-in e delle manifestazioni di protesta per la riapertura. E se anche questo - conclude - non dovesse sortire gli effetti sperati non ci fermeremo e, insieme ai cittadini amendolaresi, organizzeremo azioni ancora più eclatanti, perché di fronte alla negazione dei più elementari diritti come il diritto alla salute non ci possono essere vie di mezzo e compromessi al ribasso».