Bocchigliero: conclusa con successo la giornata contro la violenza di genere
Nel centro silano due giornate ricche di iniziative tematiche molto partecipate
BOCCHIGLIERO - Si è conclusa ieri la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, avviata a Bocchigliero dalla locale associazione Pro Loco guidata dalla giornalista Mariarosaria Rizzuti. Due giorni che hanno visto un’importante partecipazione alle attività in programma per sensibilizzare su uno dei maggiori fenomeni e vortici sociali. Ad aprire la campagna è stata l’adesione all’iniziativa promossa dall’associazione Libere Donne di Crotone e portata nella piazza della cittadina silana, in segno di coesione e rete territoriale tra il mondo dell’associazionismo di tutta la Calabria, con la distribuzione dei “taralli del cuore”, il cui ricavato servirà a sostenere l’autonomia delle vittime di violenza ospiti presso il centro di accoglienza di Libere Donne. “La comunità di Bocchigliero - sottolinea la presidente Rizzuti - si dimostra sempre particolarmente sensibile dinnanzi a gesti di solidarietà che promuoviamo attraverso il presidio territoriale della Pro Loco, impegnata non solo nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale ma che attenziona anche l’ambito sociale”.
Grande commozione ed altrettanta partecipazione è stata registrata nella seconda giornata che, ieri 9 marzo 2024, si è conclusa con il convegno tematico “L’8 sempre! La forza delle donne”. Un tavolo di presidenza volutamente al femminile con tanti volti noti provenienti dal mondo delle associazioni, specialisti e dalle Politiche Sociali del territorio interprovinciale, tra questi:
Giuseppina Ierace, presidente regionale EPLI Calabria, in rappresentanza di tutte le pro loco calabresi affiliate, Lilia Cianfrone, avvocata e presidente di È Donna, Mariagiovanna Procopio, psicoterapeuta, Maria Josè Caligiuri, coordinatrice regionale di Azzurro Donna Calabria e Caterina Villirillo, responsabile di Libere Donne. Tra i contributi, tutti di notevole importanza alla discussione, particolarmente toccante è stata la testimonianza della Villirillo che nel 2018 perse il figlio, ucciso davanti ai suoi occhi poiché nel suo centro stava dando aiuto ad una donna appartenente alla criminalità organizzata. Ma la sua determinazione, nonostante una ferita così grande, non si è mai fermata. È proprio da Bocchigliero che Caterina Villirillo, assieme a tutte le associazioni presenti, rinnova il suo impegno nel contrasto alla violenza di genere.