Protesta degli agricoltori, il capogruppo Bevacqua esprime la propria vicinanza
Il capogruppo regionale del Pd chiede all’assessore al ramo di affrontare immediatamente la vertenza
CATANZARO - Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, esprime la propria vicinanza e la propria solidarietà ai lavoratori del comparto agricolo calabrese che stanno manifestando in queste ore su tutto il territorio regionale.
«Il malessere che stiamo registrando – scrive Bevacqua in una nota – è profondo ed è figlio di una cattiva gestione complessiva, nazionale e locale, che non ha tenuto nella giusta considerazione le necessità degli agricoltori, messi a dura prova dalla pandemia, dalla guerra e una crisi economica che ha visto lievitare i costi per la gestione delle imprese, con aumenti inconcepibili per carburanti e materie prime. Per non parlare poi della crisi che hanno dovuto gli agricoltori a causa delle continue incursioni dei cinghiali e i danni con cui sono stati costretti a confrontarsi i produttori vitivinicoli per l’effetto dei cambiamenti climatici. Inevitabile che, prima o poi, questa situazione scoppiasse in tutta la sua gravità, specialmente in una fase in cui ci si aspettava, invece, un’iniezione di risorse dai fondi europei e dal Pnrr. La mancanza di programmazione di provvedimenti in grado di valorizzare le nostre eccellenze e introdurre le indispensabili innovazioni tecnologiche nel comparto hanno fatto il resto».
«Adesso, però – conclude il capogruppo del Pd – non c’è più tempo da perdere e occorre che il governo regionale e l’assessorato all’Agricoltura comincino a fornire risposte e mettano in campo una programmazione rinnovata dopo un confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti. Facendo luce anche sulle denunce che sono state veicolate dalla stampa in ordine alla lentezza degli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e rimborsi e a presunti episodi di corruzione per accelerare le pratiche. Come gruppo del Pd siamo pronti a fornire il nostro contributo fattivo per dare ossigeno a un settore nevralgico per l’economia calabrese».