Tanti soldi per generare nuovo degrado: il caso della stazione ferroviaria di Corigliano
Erba alta, incuria, vandalismo e desolazione. Il lamento dei pendolari: «Hanno ristrutturato la stazione, ma il degrado è rimasto». Rimane però il doveroso richiamo alla consapevolezza e al senso civico
CORIGLIANO-ROSSANO - Nonostante le opere di ristrutturazione e i tanti soldi pubblici spesi, sulla stazione ferroviaria di Corigliano permane un allarme decoro e sicurezza, causato dall'assenza totale di manutenzione e cura.
Rinnovata nel 2017, quest’opera ha interessato prevalentemente le facciate e i locali rendendo agevole l’accesso a persone con mobilità ridotta attraverso il supporto di ascensori. I marciapiedi invece sono stati rialzati per favorire il percorso delle persone ipovedenti. Potremmo dire che sul piano dell’inclusione sociale è stato fatto qualche passo in avanti. Non si può dire la stessa cosa sul piano della sicurezza.
Le due banchine laterali sono state collegate con un sottopassaggio. Il servizio di custodia è assente, e viene svolto per lo più dagli addetti alle pulizie della stazione; inoltre c’è un sistema di videosorveglianza gestito direttamente dagli uffici della rete RFI regionale di Reggio Calabria.
Dal racconto di molti passeggeri e viaggiatori emerge un dato allarmante: «La stazione ferroviaria di Corigliano – ci raccontano alcuni pendolari - una volta terminato il turno degli addetti alle pulizie, diventa area neutra per i vandali, forse anche per l’assenza di porte».
Il viaggio all’interno della struttura dà la misura di un’azione di degrado persistente: le mattonelle di rivestimento cadono a pezzi e le ringhiere dei passamani sono continuo oggetto di vandalismo. Questo problema consente di sollevarne un altro: Non viene valorizzata in alcun modo l’area verde situata alla sinistra del primo binario, dove il problema delle erbacce e della scarsa manutenzione è piuttosto urgente. Nonostante, da quanto ci raccontano altri frequentatori della stazione, più volte siano stati allertati gli uffici comunali.
Non solo. Lo scalo ferroviario ausonico, nonostante i recentissimi interventi di restyling, continua a rimanere privo di servizi igienici. Che ci sono ma non sono accessibili al pubblico.
«Hanno ristrutturato la stazione, ma il degrado è rimasto» questa la chiosa di un altro viaggiatore. Che però pone un punto di domanda gigantesco: qual è il livello di senso civico dei nostri cittadini? Un edificio pubblico come la stazione ferroviaria non può essere un presidio costante di forze dell’ordine contro i vandali. Serve un po’ più di consapevolezza e amor patrio tra la gente. Non fosse altro per i tanti soldi pubblici spesi per rimettere a novo questa struttura che, poi, sono soldi di tutta la comunità investiti per cercare di garantire un servizio idoneo al viaggiatore e al cittadino.
(Articolo di C. A.)