Randagismo, Co-Ro Pulita: «Azione di Stasi responsabile e di denuncia»
Il movimento, traino dell'Esecutivo in Consiglio comunale, accende un focus sull'ordinanza del sindaco che di fatto si sostituisce ai poteri delle Azienda sanitarie
CORIGLIANO-ROSSANO – Il sindaco Flavio Stasi il 30 ottobre scorso ha firmato un provvedimento d'urgenza per affrontare l'emergenza igienico-sanitaria e di sicurezza causata dal randagismo. Questo atto autorizza gli uffici ad adottare misure straordinarie, incluso l'eventuale sostituirsi ad altri enti competenti per sterilizzare e reintegrare i cani randagi nel territorio. Per il Movimento Corigliano-Rossano Pulita rappresenta un «segnale importante di responsabilità e denuncia» da parte del primo cittadino che - di fatto - si sostituisce ai poteri sanitari in capo alla Regione e quindi alle Aziende sanitarie.
Il provvedimento - spiegano nella nota il movimento che è anche traino dell'Amministrazione Stasi in Consiglio comunale - rappresenta una denuncia del cattivo funzionamento del sistema che coinvolge i Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali che sono obbligati per legge a limitare le nascite, la carenza di strumentazioni e personale ne limita l'efficacia.
Negli anni, il servizio di cattura è stato spesso interrotto, obbligando l'attivazione autonoma delle unità di cattura, che, tuttavia, si sono rivelate inefficaci a causa del sovraccarico di richieste provenienti da numerose comunità. Inoltre, la disponibilità dei veterinari e le risorse per i recinti hanno comportato attese interminabili, spesso vanificando gli sforzi della Polizia Municipale, delle Guardie Zoofile e dei volontari.
La situazione - a parere di Corigliano-Rossano Pulita - avrebbe reso difficile l'attuazione di una pianificazione mirata per ridurre il fenomeno del randagismo, che avrebbe incluso incentivi alle adozioni e l'ampliamento del canile di contrada Foresta, «i cui lavori di ampliamento inizieranno entro dicembre». Questa decisione è stata presa dopo il riconoscimento del fallimento nel realizzare canili sanitari provinciali, nonostante dieci anni di attesa, e avrebbe portato l'Amministrazione Comunale a destinare fondi per migliorare il canile-rifugio, rendendolo più moderno e funzionale.
L'ordinanza del sindaco Stasi - sottolinea infine la nota - rappresenta anche un segnale di responsabilità in una Regione che ha ancora molto da fare per affrontare il problema del randagismo, che danneggia l'immagine turistica e provoca degrado ambientale e culturale: «Questa iniziativa riflette anche i contenuti attesi dalla recente legge regionale, che finalmente semplifica le procedure per la reintegrazione degli animali randagi».