Nella Sibaritide serve un «cammino progettuale per estirpare le radici del male»
Garofalo, presidente del Centro Studi "Giorgio La Pira" di Cassano propone luoghi "sani" (come le biblioteche) e lavoro, come antidoti alla delinquenza
CASSANO JONIO - «Che ci sia una recrudescenza della delinquenza organizzata nella Sibaritide, è un dato incontrovertibile. Al Prefetto della provincia di Cosenza, esprimiamo la nostra totale fiducia e riconoscenza per tutto il lavoro che quotidianamente svolge, unitamente alla magistratura e alle forze dell'ordine».
È quanto afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi "Giorgio La Pira" di Cassano Jonio.
«Ma è anche vero - continua - per quello che riguarda più da vicino la mia comunità, è fatta di tanta gente onesta e laboriosa, di tanti giovani impegnati nel mondo del volontariato e dell'associazionismo. È fatta di tanti ragazzi che hanno deciso di scommettere e d'investire risorse proprie, aprendo nuove attività, ai quali, va dato tutto il massimo sostegno».
«C'è molto da fare - evidenzia Garofalo, il percorso è pesante, ma non pensiamo che si rinunci ad operare in tale direzione. Il mondo del volontariato, della scuola e della Chiesa, fanno da anni un lavoro eccezionale, non passa giorno che non si impegnino in manifestazioni e laboratori permanenti di promozione della cultura della legalità. Ma attenzione: è un cammino progettuale, perché solo così si estirpano le radici del male. C'è tanta gente, che ha scelto di imboccare i sentieri dell'affermazione del bene comune e dello sviluppo sostenibile. Di certo, a questo, si deve accompagnare un risveglio delle coscienze, occupando gli spazi e rendere visibile da che parte stare».
«Bisogna dare ai nostri giovani - sottolinea il presidente del Centro La Pira -, la possibilità per esempio, di avere biblioteche e frequentare luoghi sani. La pedagogia di Padre Pino Puglisi, è stata vincente nella lotta alla mafia, perché semplicemente ai ragazzi del quartiere Brancaccio, ha dato loro quello che cercavano. Così come - ha concluso -, anche quelle poche occasioni di lavoro, non devono essere appannaggio di pochi e l'accesso alla partecipazione alla vita politica, va incoraggiata per migliorare la qualità della rappresentanza nei vari consessi».