I Barbieri di Altomonte in Messico tra ricette tradizionali e prodotti autentici
Laura Barbieri ha partecipato per il secondo anno consecutivo all’evento internazionale, grazie alla collaborazione con Patrizia Nardi, esperta internazionale della Convenzione Unesco 2003 e responsabile del progetto Calabria-Messico
ALTOMONTE – La Calabria è stata protagonista per la seconda volta al Foro Mundial de la Gastronomìa Mexicana, conclusosi nei giorni scorsi da progetto di Patrizia Nardi con Laura Barbieri, ambasciatrice appassionata delle produzioni autentiche, delle ricette della tradizione e delle esperienze del gusto.
«Il cibo della tradizione – ha detto Laura alla platea di esperti e appassionati presentando l’esperienza imprenditoriale e familiare Barbieri, riconosciuta come autentico modello dell’accoglienza – è il fulcro dell’identità di una comunità ma anche un potente strumento di turismo esperenziale che può e deve rappresentare il motore per i piccoli borghi. Dalla giurgiulena, ricetta tipica delle festività natalizie che utilizza il sesamo come ingrediente principale confezionato a mò di torrone; alla schicchiulata, il cous cous del Pollino che si ottiene bagnando la farina con l’acqua, unici due ingredienti per realizzare questa ricetta che ha una tradizione antichissima; fino agli zafarani cruschi, peperoni croccanti che vengono infilati in collane lasciate ad essiccare al sole e che vengono poi fatti friggere per pochi secondi nell’olio caldo e salati».
Sono, queste, alcune delle ricette ereditate dalla cultura araba a cui ha fatto riferimento Laura Barbieri durante il suo intervento accennando alle contaminazioni (arbëreshe, occitana e greca) che hanno influenzato la cucina della Calabria. Laura Barbieri ha partecipato per il secondo anno consecutivo all’evento internazionale, grazie alla collaborazione con Patrizia Nardi, esperta internazionale della Convenzione Unesco 2003 e responsabile del progetto Calabria-Messico: la cultura della tradizione che unisce (con il quale la Calabria ha rappresentato l'Italia).
«Il progetto Messico – ha continuato - è una grande opportunità di confronto per i nostri chef con una platea prestigiosa, latino-americana ed europea. Lavorare con le comunità praticanti è di grande interesse per gli esperti di patrimonio culturale immateriale, perché si ha la possibilità di decodificare il loro saper fare passato indenne nei secoli e di ricodificarlo secondo regole che servano a salvaguardarlo. La cucina è una fonte importante di storia identitaria ed al contempo è la risultante di modi e di stili di vita che si sono conservati e che abbiamo il dovere di custodire, valorizzare e trasmettere alle giovani generazioni».
L'evento in Messico è stato sostenuto dall’Assessorato all'Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, patrocinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e da Calabria Straordinaria e realizzato in collaborazione con i Consorzi del Bergamotto di Reggio Calabria, del Cedro di Calabria, della Cipolla di Tropea, con la famiglia Barbieri, con l'Officina del Gusto di Reggio Calabria, con il Rotary F. Rach che lavora sui beni culturali nel mondo, insieme al Rotary E-Club di Reggio Calabria.