Turismo delle radici, chi viene in Calabria non è più un emigrato
Casa Calabria International si aggiudica il premio Caposuvero 2023. Giannuzzi: «Puntiamo sui Mid per destagionalizzare»
COSENZA – «Continueremo a lavorare affinché la Calabria e le particolarità che solo questa terra straordinaria può vantare su scala universale e globale, i suoi Marcatori Identitari Distintivi (MID) possano essere conosciuti, valorizzati e diventare, attraverso un governo competente, lungimirante e non improvvisato delle opportunità derivanti dal turismo delle radici, concreti attrattori destagionalizzanti ed internazionalizzanti per un nuovo posizionamento e sviluppo turistico ed economico sostenibile, durevole della nostra regione».
È quanto dichiara Innocenza Giannuzzi, presidente di Casa Calabria International, esprimendo gratitudine per l'importante riconoscimento attribuito all'associazione: il Premio Caposuvero 2023 – X Edizione, per la sezione Calabresi all'estero.
Il Premio è stato ritirato nei giorni scorsi nel corso della cerimonia ospitata nello scenario della Torre dei Cavalieri a Gizzeria, da Sam Sposato presidente onorario dell'associazione nonché presidente del Calabria Club di Melbourne insieme al vicepresidente Francesco Daddino.
Attraverso un video proiettato nel corso della serata, diverse associazioni calabresi hanno trasmesso un messaggio agli organizzatori, sottolineando come sia importante l'identità e quanto esse restino legate alla Calabria, terra che ha dato i natali ai loro genitori e nonni.
Il presidente Sposato ha inoltre evidenziato come sia importante cambiare l'ottica dell'accoglienza ed investire con più strategia e più visione sul turismo delle radici.
«Perché – ha scandito – chi oggi chi viene in Calabria è un turista delle radici e non più un emigrato che ritorna».