Comitato civico ospedale di Trebisacce: «Basta populismo e demagogia»
«Trebisacce e l’Alto Ionio non meritano assolutamente questi disagi che si protraggono da ormai da oltre un decennio»
TREBISACCE - «Leggiamo alcune note stampa dove con enfasi viene ringraziato il Governatore Occhiuto per aver disposto il finanziamento di circa tre milioni di euro per le sale operatorie dell’Ospedale civile “G. Chidichimo” di Trebisacce». Inizia così la nota stampa del comitato civico dell’ospedale di Trebisacce che continua: «Dopo la recente nota con la quale non solo si stigmatizzava l’esultanza del Sindaco di Trebisacce, solo perché nel nuovo piano della rete ospedaliera Trebisacce di fatto é stato retrocesso rispetto all’atto aziendale ASP concordato tra l’allora Sindaco, il Commissario ASP La Regina ed il Commissario ad ACTA Dott. Urbani con la presenza anche del Dott. Laviola, ma anche rispetto all’ospedale di Praia a Mare che sebbene rispetto alla configurazione formulata dal Commissario ad ACTA Sciabica, viene però configurato ai sensi del DM 70/2015 quale ospedale generale di P.S., non comprendiamo il motivo di un asservimento privo di riscontro e beneficio per Trebisacce e l’intero comprensorio».
«Noi siamo al fianco dei Sindaci preoccupati dell’arretramento dei servizi sanitari e la cancellazione di quelli ospedalieri nell’intero comprensorio dell’Alto Ionio con ricadute negative e anche dal punto di vista turistico e sociale.
La Regione con il Presidente Occhiuto, nella qualità di Commissario ad ACTA per il piano di rientro con l’ASP sono responsabili dei ritardi. Allo stato attuale rileviamo questo perché lavoriamo semplicemente nell’interesse di Trebisacce e dell’Alto Ionio.
Abbiamo già scritto che a Trebisacce è stato attribuito il Codice Ospedaliero e non si comprende perché non mandano medici in più per avviare la divisione di medicina ed il P.S».
Il comitato non ci sta: «Ricordiamo che ogni medico cubano costa € 4.700,00 alle tasche di ogni calabrese quando basterebbe invece fare più concorsi ed aggiungendo così il personale per garantire migliori servizi. Trebisacce e l’Alto Ionio non meritano assolutamente questi disagi che si protraggono da ormai da oltre un decennio ed è vergognoso esasperare e far implodere un intero territorio senza alcun reale o concreto motivo».