Cassano Jonio ricorda Giuseppe Selvaggi a cento anni dalla nascita
Giornalista, scrittore, poeta e critico d'arte. Selvaggi fu un cittadino illustre cassanese e l'Amministrazione comunale lo ricorderà in un evento che si terrà il prossimo 29 agosto nella cuore della città delle terme
CASSANO JONIO - In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Selvaggi l'amministrazione comunale di Cassano Jonio, guidata dal sindaco Giovanni Papasso, ha organizzato, per martedì 29 agosto il convegno dal titolo "Giuseppe Selvaggi. Una vita per la cultura. Dalla poesia al giornalismo, tra arte e letteratura". I lavori si terranno alle ore 19:00 nella piazza antistante la Chiesa di San Francesco di Paola nel centro storico di Cassano.
Il programma ufficiale prevede i saluti del sindaco Giovanni Papasso e dell'assessore alla Cultura Annamaria Bianchi, la relazione di Pierfranco Bruni, gli interventi del vescovo Francesco Savino, e poi Leonardo Alario, presidente dell'Irssd, Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, e della figlia Sabrina Selvaggi. A coordinare la serie di interventi sarà il giornalista Mimmo Petroni.
L'iniziativa vedrà la partecipazione di illustri esponenti del mondo della cultura e del giornalismo oltre a numerose personalità del mondo civile, religioso e militare. Nel corso della manifestazione la piazzetta dove si terrà il convegno sarà intitolata proprio a Giuseppe Selvaggi e gli sarà conferita la Civica Benemerenza alla memoria.
«La scelta di intitolare a Giuseppe Selvaggi la piazza antistante la Chiesa di San Francesco di Paola, nel cuore dell'antico centro storico di Cassano – ha spiegato il sindaco Papasso – è dettata dall'esigenza di rendere omaggio ad una personalità poliedrica, che ha raccontato attraverso il giornalismo, la poesia e l'arte il clima sociale e politico del primo '900. Soprattutto, tale scelta nasce dalla volontà di conservare il ricordo di un uomo che viveva e lottava per il suo presente con lo sguardo sempre proiettato al futuro e che nonostante vivesse a Roma ha conservato uno stretto legame con la sua città di Cassano e con la sua Calabria».
Chi era Giuseppe Selvaggi. Nacque a Cassano All'Ionio il 29 agosto 1923 e si spense a Roma il 26 febbraio 2004. È stato giornalista, scrittore, poeta e critico d'arte. All'età di 18 anni, pubblicò la raccolta di Versi "Fior di notte" che avrebbe rappresentato un punto di partenza rilevante per la sua esperienza poetica, tanto che ne promuoverà altre quattro edizioni, l'ultima nel 1990. Compì gli studi universitari a Roma, ove si iscrisse alla Facoltà di Lettere e dove seguì il primo corso di lezioni di Giuseppe Ungaretti. L'intensa attività giornalistica portò Giuseppe Selvaggi ad instaurare intensi rapporti con vari rappresentati del dopoguerra internazionale. Nel 1945 si trasferì a Roma alla ricerca di un lavoro e da allora la Capitale divenne la Città di tutta la sua vita anche se egli mantenne sempre vivo il legame con al sua Calabria e la Città di Cassano All'Ionio, che gli aveva dato i natali e dove aveva mosso i primo passi di giornalista e poeta.
Nel 1946 si recò in Egitto come inviato speciale di "Italia sera", nel 1947-1948 fu redattore-capo de "Il Sud", uno dei principali rotocalchi italiani. Nel 1948 approdò al quotidiano "Il Tempo" ove rimase fino al 1963, anno in cui cominciò a collaborare con il più importante quotidiano di Roma, "Il Messaggero", come giornalista parlamentare. Va sottolineato, infine, che Giuseppe Selvaggi fu europeista precursore dei tempi avendo pubblicato, già all'indomani del secondo conflitto mondiale, il libro "Scoperta dell'Europa. Giornale 1943-1948", un volume definito "coraggioso" ove veniva esaltata l'idea dell'unità d'Europa.