Consorzio di bonifica: i sindacati scrivono ad Occhiuto e al Prefetto
Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente: «I lavoratori rischiano di non poter riuscire a percepire più salari»
COSENZA - Le organizzazioni Sindacali Flai Cgil Fai Cisl Filbi Uil hanno chiesto un incontro urgente per affrontare la problematica del pagamento dei salari dei dipendenti del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio Cosentino. Le parte chiaramente in causa, tra tutte, il Prefetto della provincia si Cosenza, il Presidente della regione Occhiuto e l’Assessore Gallo.
«Versando il consorzio in una situazione di drammatica precarietà a seguito degli innumerevoli pignoramenti che l’ente ogni giorno riceve, i lavoratori rischiano di non poter riuscire a percepire più salari. Si evidenzia lo stato di particolare drammaticità in cui versano la totalità dei dipendenti dell’ente consortile determinata dalla mancata erogazione di salari e stipendi delle mensilità arretrate. Specificatamente , le maestranze addette ai servizi di irrigazione ed impiegati tecnici, amministrativi, ad oggi non percepiscono salari e stipendi con arretrati di 6 mensilità con gravi ed inaccettabili conseguenze sulle famiglie di operai ed impiegati».
Al Prefetto della provincia di Cosenza si richiede un suo autorevole intervento sia per le gravi implicazioni sociali della vertenza occupazionale che per il carattere alimentare delle retribuzioni, nonché per il valore e l’impatto che ha il servizio di irrigazione su centinaia di aziende agricole nel territorio, al fine di trovare adeguate soluzioni per poter effettuare i pagamenti e quindi al fine di prevenire e scongiurare possibili turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica essendo in piena campagna di irrigazione.
Al Presidente Roberto Occhiuto e all’assessore del Comparto Gianluca Gallo si richiede di mettere in campo nelle more della riforma dei consorzi in atto, politiche immediate atte a fronteggiare l’attuale condizione di difficoltà finanziaria dell’Ente Consortile al fine di garantire i salari ai lavoratori dipendenti, «visto che gli stessi ancora un altro anno per senso di responsabilità fino ad oggi stanno garantendo l’erogazione dei servizi di irrigazione».
Il Sindacato si dice molto preoccupato perché considerata l’insostenibilità da parte delle maestranze a svolgere le attività ed i servizi di Bonifica «per questioni puramente economiche non potendo sobbarcarsi del costo della campagna di irrigazione, a breve nonostante la disponibilità a lavorare non saranno più in grado di utilizzare il proprio mezzo ed a proprie spese per l’attività di sorveglianza ed non più in grado di anticipare benzina e materiali per svolgere i servizi».