Rete museale della Sibaritide, il sindaco di Trebisacce si complimenta con il direttore Demma
Il Primo cittadino Alex Aurelio: «La cultura non come obiettivo, ma come strumento»
TREBISACCE – La cultura non come contenuto da tenere sotto teca e non come obiettivo ma come forza dinamica e strumento per costruire, insieme a tutti gli altri attori sociali ed economici, più qualità della vita per residenti e per visitatori e, quindi, occasioni reali di sviluppo locale. Il cambio di paradigma, da quello del museo statico tradizionalmente inteso a quello di paniere eterogeneo di cultura ed identità vissute come contenuti fluidi su cui progettare e crescere per andare oltre, rappresenta oggi una delle più interessanti ed entusiasmanti piattaforme messe a disposizione delle istituzioni locali, anzi tutto per far girare l'economia.
Per questo metodo impresso e condiviso con le istituzioni locali, il Sindaco Alex Aurelio si complimenta con Filippo Demma, direttore della Direzione Regionale Musei Calabria (DRMC) e del Parco archeologico di Sibari, dotato di autonomia speciale, esprimendo soddisfazione per la sottoscrizione nei giorni scorsi dell'accordo che sancisce la nascita della Rete dei Musei della Sibaritide.
Insieme a Trebisacce, a siglare l'importante intesa vi erano anche i rappresentanti di quattordici comuni della Sibaritide-Pollino, dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dalla Diocesi di Cassano Jonio, dell'Ente Parco nazionale del Pollino e delle Riserve del lago di Tarsia e del fiume Crati, del Museo d'Impresa Amarelli e dei musei privati Il Nibbio di Morano, Etnico Arbëresh "Placco" di Civita e dell'Arte olearia e Cultura contadina "Noia" di Trebisacce.
Si apre una nuova fase. Trebisacce – aggiunge – sarà co-protagonista di un progetto innovativo nel metodo e ambizioso negli obiettivi e che si inquadra perfettamente in quel processo di costruzione della destinazione turistico-esperienziale alla quale stiamo lavorando sin dal nostro insediamento e che ricuce in una unica proposta esperienziale la bella cartolina paesaggistica della nostra costa e del nostro mare, l'identità forte del nostro borgo storico marinaro tra i più antichi della regione su cui coltiviamo progetti di rilancio; ed ancora le emozioni della tradizione eno-gastronomica e, ovviamente non per ultima, la miniera straordinaria del Parco Archeologico di Broglio, riconosciuto come il più importante sito enotrio e che rappresenta la dote più distintiva messa a sistema con gli altri patrimoni museali territoriali, nel nome e sotto l'icona dell'antica Sybaris che è un Marcatore Identitario Distintivo (MID) formidabile della Calabria nel mondo.