Odissea 2000 nacque sulla spinta di due valori: il senso di appartenenza e il coraggio
La visione strordinaria di Saverio Marino; il concetto di impresa reso concreto dai figli Luigi, Milena e Ludovico. All'alba della 29esima stagione, il parco acquatico di Co-Ro rimane il più grande e il più premiato del Meridione
CORIGLIANO-ROSSANO – Rossano, perla della civiltà bizantina in Calabria, carica di monumenti - che da soli varrebbero notorietà universale - ma poverissima di consapevolezza, ancora oggi è conosciuta in Italia e nel Meridione grazie all’Acquapark Odissea 2000. È conosciuta, insomma, grazie alla capacità di impresa di una famiglia che ha avuto principalmente due doti, inapprendibili se non fossero insite nel DNA: il senso dell’appartenenza e il coraggio. Doti e allo stesso tempo valori, entrambi messi a frutto in un territorio parco di mentalità d’impresa e aridissimo di servizi.
Era l’inizio degli anni ‘90, gli anni delle tendenze modaiole che dal nord iniziavano ad arrivare anche alle nostre latitudini, quando Saverio Marino ebbe l’intuizione di realizzare qualcosa di unico e di raro, proprio qui a Rossano. Qualcosa che potesse diventare un attrattore turistico, un attrattore di interessi e di notorietà per la sua città e per l’intero hinterland. E pensò in grande, come ogni buon imprenditore deve saper fare e – ne siamo certi – senza la consolazione di nessuno se non della sua famiglia. Fu in quel momento che nacque l’idea di un parco divertimenti acquatico. Qualcosa di estremamente straordinario catapultato in una realtà che gli acquapark li vedeva solo in Tv o sulle riviste nazionali. E non un parco qualsiasi ma all’epoca sarebbe stato il più grande d’Italia con attrazioni che avrebbero lasciato tutti a bocca aperta.
Farlo, farlo bene, farlo alla grande in una zona del Meridione che all’epoca era una meta turistica completamente sconosciuta.
Probabilmente nessuno avrebbe scommesso un centesimo (di Lira) su quell’idea che sarebbe stata realizzata in un angolo della costa Jonica che era una vera e propria Cenerentola: Zolfara era e rimane uno dei luoghi balneari più belli e suggestivi del Golfo di Sibari, ma Zolfara degli anni ’80 era anche quella zona in cui l’abusivismo e la violenza della mano dell’uomo avevano creato solo scempi. Non solo, quel luogo bellissimo ma violentato (poi bonificato grazie alla lucidità della politica del tempo) era lontanissimo dalle grandi vie di comunicazioni e dai centri turistici più “In” della Calabria. Per arrivarci era un’avventura. In molti lo definivano un ghetto. Eppure proprio lì sarebbe sorta una struttura che avrebbe cambiato per sempre le sorti di un territorio. Saverio Marino investì subito e in pochi anni mise in piedi la sua idea.
L’Acquapark Odissea 2000 apre a Giugno 1995. È un successo strepitoso. Un parco acquatico a tema epico, nel richiamo costante delle leggende omeriche di Ulisse e del suo avventuroso viaggio di ritorno. Lo stesso che compì la famiglia del piccolo Saverio Marino, emigrata all’estero con il sogno costante del ritorno, delle radici, dell’appartenenza che avrebbero segnato il valore stesso della sua impresa. Nasce il parco acquatico e contestualmente una discoteca, le Sirene, che avrebbe ospitato gli artisti più celebri e di tendenza della Disco anni ’90 in una struttura moderna da far invidia alle strutture della costiera romagnola e viareggina. All’epoca non esisteva ancora l’epopea del Salento e chi al sud, da Roma in giù, voleva vivere un’estate fuori dagli schemi, doveva venire a Rossano. E Rossano divenne famosa per l’Acquapark, per la sua discoteca e successivamente per i suoi villaggi, fiore all'occhiello del turismo residenziale estivo della Calabria.
Una storia d’ingegno e d’impresa che continua ancora oggi. Perché il seme piantato da Saverio Marino è cresciuto e si è trasmesso ai figli, Luigi, Milena e Ludovico che, insieme al papà, e alla grande ed estesa famiglia di dipendenti portano avanti i sogni, le idee e i progetti della società EdilMar.
Una mega struttura di divertimento non può sopravvivere se non si rigenera e non sta al passo con i tempi, soprattutto se sorge in un’area del Paese che continua ad essere considerata periferia. E dove l’impresa, purtroppo, viene spesso percepita solo come utile privato e non come benessere collettivo. E qui, allora, è venuto fuori l’altro ingegno, quello di Milena Marino, la direttrice del parco, che, raccogliendo il testimone di un’idea visionaria del papà, le ha messo gambe forti che ancora oggi, a distanza di trent’anni, continuano a macinare successo e nuove iniziative. Progetti e investimenti che generano un divertimento ciclico sempre nuovo ed entusiasmante, attraverso partnership regionali, nazionali ed internazionali che a loro volta portano nuova linfa.
C’è poi un altro segreto che l’imprenditrice Milena Marino ha aggiunto al suo background di doti ereditate dalla radice familiare: il valore della solidarietà. Che ogni anno porta Odissea 2000 ad essere la più grande struttura di divertimento accessibile a tutti e dove tutti, alla pari, possono trovare una giornata di felicità. Le buone azioni non si dicono. E infatti i Marino non lo hanno mai detto né pubblicizzato ma sono tantissimi i ragazzi e le famiglie indigenti che ogni anno accedono al parco nella formula freepass. Questo rende ancora più straordinario un sogno già di per sé strabiliante, diventato idea e, infine, una realtà concreta, solida, di prospettiva che da tre decenni continua ad essere il faro per il turismo jonico.
Le cose non accadono per caso come non è un caso che Odissea 2000 oggi, all'alba della sua 29esima stagione, sia il parco acquatico più grande e più premiato del Meridione.