Isolamento Longobucco: Baratta (Cgil) chiede responsabilità politica e interventi reali di ripristino del viadotto
«Il popolo lo reclama. La fase degli impegni a parole è finita, adesso dobbiamo avere riscontro con fatti concreti . Il Presidente Occhiuto assuma la vicenda in prima persona e dia risposte chiare»
LONGOBUCCO - La comunità longobucchese continua a puntare i riflettori e asensibilizzare l'opinione pubblica sulla drammatica condizione di isolamento in cui versa il territorio, aggravata dal crollo del viadotto della Sila-Mare. Così il segretario Cgil di Longobucco, Antonio Baratta, in una nota pubblica:
«Ora - dichiara - è il momento di richiamare alla responsabilità Deputati e Consiglieri regionali. È tempo che tutti insieme, anche con i Sindaci dei comuni della vallata del Trionto, incontriamo il Presidente Occhiuto alla cittadella. Il popolo lo reclama. La fase degli impegni a parole è finita, adesso dobbiamo avere riscontro con fatti concreti . Il Presidente Occhiuto assuma la vicenda in prima persona e dia risposte chiare».
«"Quanti soldi" - prosegue - saranno stanziati per il ripristino e il completamento della strada sino alla 106? Quanto tempo ci vuole per riaprire al traffico il tratto di strada Longobucco Ponte Ortiano ? Si faccia carico del problema e chieda all'anas di raddoppiare o triplicare la manodopera e i mezzi per concludere I lavori in tempi brevi».
«Ne va - conclude - della sopravvivenza nostra e del paese».