Festa al Polo Liceale di Rossano, presentata “La co(u)ltura dell’inclusione”
Lanciato un messaggio pregnante: solo prendendoci cura di tutti i bisogni educativi e coltivando le buone prassi educative è possibile far crescere la nostra cultura inclusiva
CORIGLIANO-ROSSANO - Presso il Polo Liceale di Rossano, cornice il giardino del San Nilo, si è tenuto l’incontro che ha concluso la progettualità sul tema dell’inclusione, modulata a suo tempo attraverso buone pratiche comportamentali e operative, viste queste in ottica continuativa, che già la Scuola, quale presidio di gentilezza, aveva scelto di far sua.
Presenti il Dirigente Scolastico, il Professore Antonio Franco Pistoia, la Presidente dell’associazione Amici di San Nilo, Dora Mauro che hanno partecipato con vivo interesse per tutto lo svolgimento della manifestazione.
L’incontro è stato ideato e realizzato grazie alla collaborazione sinergica delle docenti Maria Alesina; Rosa Viceconte; Maria Grazia Iorfida che hanno guidato gli studenti del triennio del Liceo Artistico nella conduzione delle attività inclusive e di accoglienza, avvalendosi del supporto degli insegnanti di sostegno, degli insegnanti curricolari, educatori, tecnici di laboratorio e collaboratori scolastici.
Il titolo dell’evento “La co(u)ltura dell’inclusione”, dal duplice significato, ha voluto infondere un messaggio pregnante: “solo prendendoci cura di tutti i bisogni educativi e coltivando le buone prassi educative che è possibile far crescere la nostra cultura inclusiva”.
Lo sviluppo dell’incontro è stato articolato attraverso: l’esposizione dei prodotti realizzati dagli studenti del Liceo Artistico; la riparazione degli oggetti in ceramica lesionati mediante la tecnica del Kintsugi; la lettura di brani sulla gentilezza; racconti di vita; musica e balli; giochi di socializzazione e condivisione.
Profondamente simbolico e significativo è stato il momento nel quale si è provveduto a piantare e innaffiare “i semi della gentilezza” per esaltare l’importanza della cura educativa perché, si sa, “nessun seme si sveglia albero il giorno dopo”: c’è bisogno di impegno, costanza e amore affinché, prima o poi, i semi diano i loro più bei frutti.
L’evento si è concluso con l’abbattimento del “muro dell’indifferenza”, scatoloni di cartone impilati l’uno sull’altro, sul quale gli studenti e gli insegnanti hanno scritto parole che ostacolano l’inclusione per poi abbatterlo tutt’insieme.
È stata un’iniziativa importante per riflettere concretamente su come sia possibile creare un ambiente di lavoro solidale che valorizzi ogni differenza come ricchezza e opportunità di miglioramento per chiunque.