«La Calabria non è la regione più bella del mondo ma è straordinaria perché ha cose uniche»
Lenin Montesanto, durante il suo intervento all’evento Patir, ha presentato la proposta di mappatura regionale dei MID
CORIGLIANO-ROSSANO – Si avvia oggi alla conclusione la seconda edizione di Patir, che ha visto come protagonisti tanti studiosi, accademici ed esperti provenienti dalla Calabria e non solo.
Nella mattinata di ieri, ad arricchire il parterre degli ospiti, era presente anche Lenin Montesanto: «Avviarsi a sostituire, alla presunzione facilmente smontabile di essere la regione più bella del mondo, con i tramonti, il mare, le spiagge ed in generale i paesaggi più incantevoli sulla faccia del pianeta, la narrazione più difficilmente contestabile di essere, semmai, la terra in cui, solo per citare alcuni esempi, è stato scritto il Teorema di Pitagora o in cui è nato il Calendario oggi diffuso in quasi tutti i Paesi del mondo, in cui è vissuto il primo legislatore dell'Occidente o l'inventore delle top model nella moda e quello del decollage; che ha dato i natali agli inventori universali, tra le tante cose, della chirurgia, dell'anatomia o del terzo pedale al pianoforte, all'unica poetessa d'Occidente ed al primo campione mondiale di scacchi, al più celebre calligrafo del Cinquecento ed al padre della fotografia del cinema moderno o in cui ha vinto la sua battaglia giudiziaria l'ultima donna processata nella storia per stregoneria; o, ancora, che conserva il più antico manoscritto greco sulla vita di Cristo con la più antica rappresentazione dell'Ultima Cena, diversa e più autentica rispetto a quella di Leonardo da Vinci oppure il cosiddetto Michelangelo del Paleolitico; che ha dato il nome all'Italia o al primo brevetto della storia per una ricetta gastronomica ed alla prima scuola di atletica, alla più bella opera di teologia figurale medioevale ed alla prima Bibbia in ebraico e la più antica stampata con data certa; che conserva la quercia più antica, le sculture preistoriche ed il monolite più grandi d'Europa, i resti dello scriptorium medioevale più ricco ed importante e quelli dell'unico campo di concentramento nazi-fascista in cui non è morto nessun prigioniero; o, infine, in cui è stata inventata l'estrazione industriale della liquirizia e la tecnica di allevamento della vite ed in cui sarebbero sepolti l'inventore della Storia ed il costruttore del Cavallo di Troia».
Montesanto è convinto che racccintare la Calabria in questo modo puo determinare due effetti: «iniziare a prendere consapevolezza diffusa che in termini di proposta paesaggistica, opinabile e soggettiva, ci si colloca necessariamente in un contesto globale ormai fortemente competitivo; cominciare ad aggiungere al patrimonio paesaggistico, una serie di elementi considerabili universalmente unici da più punti di vista, capaci di far intercettare attraverso una adeguata comunicazione turistica istituzionale differenti target di potenziali visitatori da tutto il mondo e in tutti i mesi dell'anno; e senza alcuna necessità di attardarsi in dibattiti e confronti che non siano di marketing territoriale, spesso ideologici ed auto-lesionisti, così come del resto certificano casi di successo turistico internazionale come il Balcone di Romeo e Giulietta a Verona, il Castello di Dracula in Transilvania, il Mostro di Loch Ness in Scozia o la Casa Natale di Picasso a Malaga».
Un discorso ampio che serve al comunicatore e lobbista, Program Manager della Cabina di Regia regionale sui MID, per presentare i primi risultati confezionati nella proposta finale di Mappatura dei MID della Calabria depositata ufficialmente nei giorni scorsi presso la Fondazione Calabria Film Commission.
«La futura Carta dei Marcatori Identitari della Calabria non sarà una classifica tra siti, comuni, personaggi e paesaggi più o meno belli. Non sarà una raccolta opinabile di protagonisti più o meno riconosciuti ed apprezzati. Non sarà un elenco di ciò che ha maggiore o minore valore storico o culturale. Non sarà una selezione tra monumenti e curiosità più o meno interessanti. E non sarà neppure una raccolta di immagini e simboli più o meno soggettivamente evocativi. Sarà, invece, l'esito di un metodo sperimentale, innovativo e replicabile dalla Calabria su scala nazionale, di riscrittura della narrazione esperienziale dei territori per destagionalizzarne ed internazionalizzarne la più autentica e competitiva capacità attrattiva e ricettiva. Usando le parole del Presidente della Regione Roberto Occhiuto, i MID sono e svelano la Calabria che l'Italia ed il mondo non si aspettano: quella inedita ed inesplorata e solo per questo straordinaria. – Da questo momento in poi – ha continuato – la proposta consegnata anche al Presidente Occhiuto, sintesi di un anno di analisi, studio e valutazioni effettuate sulla base di precisi criteri selettivi e definitori dei MID, contenuti nel Manuale Strategico per lo Sviluppo dei Turismi in Calabria è pronta per essere adottata ufficialmente e formalmente dalla Regione Calabria e quindi utilizzata per tutti gli sviluppi previsti nel Progetto Calabria Straordinaria, sotto l'icona sempre più riconosciuta della Soldanella, essa stessa un MID»
Montesanto ha poi aggiunto «Si tratta – ha spiegato – di un progetto unico nel suo genere nella storia amministrativa regionale. La sua portata è fortemente innovativa tanto per il recupero del senso di appartenenza interno quanto per la destagionalizzazione ed il posizionamento nazionale ed internazionale. Rappresenta un modello virtuoso di analisi e progettazione turistica, esportabile in altre regioni italiane e per un riposizionamento internazionale dello stesso brand Italia. Il punto di partenza – ha chiarito – è l'evoluzione globale dal turismo ai turismi, declinati al plurale e l'analisi empirica dei risultati storici (misurati da ogni indicatore) del modello di promozione turistica fino ad oggi prevalso in Calabria e prevalente in quasi tutte le altre regioni italiane. Con l'adozione della definizione dei MID (e quindi anche dei Marcatori Identitari Semplici/MIS), nella comunicazione turistica, rispetto al complessivo patrimonio identitario e paesaggistico di cui dispone un territorio, vengono privilegiati i soli elementi che possono essere considerati universalmente unici. – Gli obiettivi sono quelli di riscrivere insieme a tutti i territori una nuova narrazione della Calabria, che sia di rottura e di superamento rispetto al cliché esclusivamente paesaggistico e turistico-balneare oggettivamente meno competitivo su scala globale e che proprio dalla finalizzazione ai MID risulterebbe semmai rafforzato. Perché molto probabilmente – ha ribadito – più di altre regioni italiane, l'immagine e la capacità della Calabria possono diventare attrattive e competitive attraverso ciò che la distingue, in termini di eredità materiale ed immateriale dal resto d'Italia e del mondo».
Per l'analisi, l'individuazione e la mappatura dei MID, per la prima volta nella storia delle politiche regionali di settore, la Regione Calabria ha promosso e sostenuto l'ideazione e la realizzazione di un vero e proprio manuale strategico ed operativo nel quale si dà valore politico e si istituzionalizza un metodo di indagine e progettazione turistica e l'istituzione e l'attivazione di una Cabina di Regia regionale, composta da 5 altri membri (Gianni Iaquinta, Simona De Carlo, Manuela Laiacona, Lucia Serino, Fulco Ruffo di Calabria). – L'ordine di presentazione dei MID nella proposta di Mappatura rappresenta la risultante della valutazione quali-quantitativa operata dalla Cabina di Regia sulla base di nove criteri, cinque codificati nel citato Manuale (Unicità Identitaria, Presenza Archetipica, Universalità del campo semantico, Genius Loci e Potenziale narrativo) e altri quattro (di ulteriore selezione e qualificazione dei Mid) valutati ed introdotti dalla stessa Cabina in fase di mappatura (Mid Universali, Mid Europei, Mid Plurimi e Mid Interregionali). «Da una parte – ha proseguito – quelle messe in campo sono state, ontologicamente e funzionalmente, attività di studio, di analisi e di ricerca, di natura chiaramente sperimentale, ovvero senza alcun termine di comparazione rispetto ad altre attività ed iniziative messe precedentemente in campo dalla Regione Calabria nel settore di riferimento. Dall'altra – ha concluso Montesanto – contenuti e metodi adottati dalla Cabina di Regia hanno risposto a precise ed inequivocabili finalità di marketing territoriale, finalità diverse da eventuali obiettivi di tipo storiografico, letterario o comunque accademico».