Autonomia differenziata, Aurelio: «Non dobbiamo né subire né alzare barricate»
Il sindaco di Trebisacce: «Il tema riguarda tutti gli attori sociali ed è per questo che siamo chiamati ad uno sforzo laico di comprensione maggiore sulle eventuali prospettive future»
TREBISACCE – Se la Costituzione della nostra Repubblica prevede l’autonomia differenziata ci aspettiamo che questo valga come garanzia fondamentale per tutti i cittadini dello Stato. Per queste ragioni, conoscere e approfondire quali siano o potrebbero essere le conseguenze in tutti i territori, soprattutto per il nostro Mezzogiorno, derivanti dall’effettivo passaggio di competenze alle regioni, significa due cose: da una parte, non barricarsi in un allarmismo di maniera, pregiudiziale e ideologico non supportato dalle necessarie conoscenze; dall’altra, non voler subire passivamente decisioni che, in ogni caso, potrebbero sembrare imposte dall’alto.
«La Casa Comunale – ha dichiarato il Sindaco Alex Aurelio intervenendo nei giorni scorsi all’incontro promosso nella sala consiliare di piazza della Repubblica dal Comitato Trebisacce del Coordinamento regionale per la democrazia costituzionale sul tema “no all’autonomia differenziata” – è, può e deve essere sempre palestra di confronto, luogo e spazio fisico ed ideale, per avvicinare i cittadini a temi importanti come questo».
«Temi che – ha aggiunto – toccano e interessano direttamente la vita ed in molti casi la sopravvivenza delle piccole comunità, come il diritto alla salute, l’emergenza rifiuti e la tutela dell’ambiente, il diritto alla mobilità e la garanzia di infrastrutture e trasporti normali – per citarne solo alcuni».
Cos’è l’autonomia differenziata, quali sono le competenze che potrebbero passare alle regioni, cosa sono i Livelli essenziali di prestazione, come verranno definiti ed eventualmente finanziati. E soprattutto quali saranno le conseguenze sui territori, sui lavoratori e sulle imprese.
«Il tema – ha aggiunto il Primo Cittadino – riguarda tutti gli attori sociali ed è per questo che siamo chiamati ad uno sforzo laico di comprensione maggiore sulle eventuali prospettive future».
Coordinati dal giornalista Andrea Mazzotta sono intervenuti al partecipato incontro il coordinatore del Comitato Pasquale Corbo che ha relazionato sul tema e Silvio Gambino, professore emerito dell’Unical.