La Parrocchia di San Giovanni Battista di Mirto ricorda Chiara Lubich
La fondatrice dei Focolari ci ha lasciati il 14 marzo 2008 e nel 2015 Mons. Raffaello Martinelli, vescovo di Frascati, ne ha avviato il processo di canonizzazione
CROSIA-MIRTO - Officiata da Don Giuseppe Ruffo nella Parrocchia di San Giovanni Battista a Mirto, è stata celebrata una S. Messa nel XV anno della nascita al Cielo di Chiara Lubich, fondatrice dell’ “Opera di Maria”, comunemente conosciuta col nome di Movimento dei Focolari. Da alcuni mesi i simpatizzanti e gli aderenti presenti nel territorio della Arcidiocesi di Rossano Cariati si ritrovano, il secondo sabato di ogni mese, nei locali parrocchiali, messi a disposizione con grande affetto dal Parroco, per condividere un percorso di fraternità evangelica aperta a tutti coloro che vogliono parteciparvi a qualunque titolo. Il Movimento dei Focolari oggi è presente in 182 nazioni tra gente di ogni lingua e cultura, di ogni condizione sociale, di tutte le età e vocazioni: adulti, giovani e bambini; consacrati e sposati; sacerdoti e religiosi, vescovi.
Gli aderenti al movimento appartengono in prevalenza alla Chiesa cattolica, ma non solo. Fanno parte del Movimento anche cristiani di altre chiese, fedeli di altre religioni (ebrei, musulmani, buddisti, ecc.), e persone senza un riferimento religioso, motivate comunque da valori universali quali la pace, la solidarietà, la salvaguardia del creato e che desiderano mettersi a servizio dell’umanità. Tutti insieme per essere come una rete presente nel mondo per creare ovunque unità e fraternità.
Possiamo spiegare questa fecondità e questa diffusione se pensiamo che di tempo in tempo Dio manda alla sua Chiesa dei doni chiamati "carismi" per venire incontro alle attese dell’umanità, per rispondere ai particolari problemi del momento. “E’ l’aspetto carismatico della Chiesa, co-essenziale, assieme all’aspetto gerarchico - come ha precisato Giovanni Paolo II nel 1998 - alla costituzione della Chiesa”. Questi doni vengono riposti da Dio nel cuore di uomini e donne spesso semplici, poveri e fragili, che diventano strumenti Suoi. Dio - possiamo dire - ha messo anche nel cuore di Chiara un carisma: il carisma dell’unità. Per questo diceva sempre: L’unità è la nostra specifica vocazione, l’unità della famiglia umana, quella chiesta da Gesù al Padre: Che tutti siano uno! Di lei è stato detto: Chiara Lubich ha inaugurato una nuova stagione di comunione nella Chiesa ed ha aperto canali di dialogo mai praticati. Ha precorso i tempi: nella Chiesa – lei, donna e laica – ha proposto temi e aperture riprese più tardi dal Vaticano II. Nella società mondializzata ha saputo indicare la via della fraternità universale quando nessuno parlava di avvicinamenti tra civiltà. Ha rispettato la vita e ha cercato il senso del dolore. Ha tracciato una via di santità religiosa e civile praticabile da chiunque, non riservata a pochi eletti.