Con lo stop al bonus edilizio «il Governo sta giocando con la sopravvivenza delle nostre aziende»
Benedetto Alessandro (Fenimprese Cosenza): «Con la cancellazione della cessione del credito viene scritta la parola fine, non solo al bonus, ma anche alle numerose imprese e ai tanti professionisti che tanto hanno investito in questo periodo»
COSENZA - «La provincia di Cosenza stava vivendo un'importante ripresa nel settore dell'edilizia grazie al bonus 110%, che ha avuto un impatto significativo sull'economia locale e sulla qualità degli edifici, qualità sia dal punto di vista del risparmio energetico che dal punto di vista sismico, infatti molti al governo, "dimenticano" che il bonus 110 comprende anche il sisma bonus. Il settore dell'edilizia nella provincia aveva subito una battuta d'arresto negli ultimi anni, a causa della crisi economica e questo ha rallentato tutta l'economia della provincia, ma grazie al bonus 110%, introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, si è avuto uno slancio più che positivo sulla ripresa del settore edilizio».
È quanto afferma Benedetto Alessandro, presidente di Fenimprese Cosenza.
«Grazie al bonus 110%, - spiega - molti proprietari di immobili nella provincia hanno investito in progetti di ristrutturazione che potrebbero altrimenti essere stati rimandati o abbandonati, ciò ha portato ad un aumento di assunti nel settore dell'edilizia e di tutte le aziende ad esse collegate direttamente e non. Il bonus 110 ha già subito numerosi cambiamenti, e questo aveva già generato caos e rallentamenti alla stessa economia, ma è con ultimo decreto del Governo, che cancella la cessione del credito, che viene scritta la parola fine, non solo al bonus (che aveva si criticità ma che in questo periodo storico tanto serviva alla nostra economia) ma anche alle numerose imprese e ai tanti professionisti che tanto hanno investito in questo periodo».
«Tra l'altro in questo ultimo decreto, non c'è nessuna norma per l'emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali. Insomma non c'è tempo da perdere per le nostre imprese e i nostri professionisti o il governo si dà una mossa o chiuderanno. Il governo sta giocando con la sopravvivenza delle nostre aziende» conclude.