A Co-Ro potrebbe nascere la “Cittadella giudiziaria”
La proposta del Sappe: «Sarebbe opportuno costruirla nella stessa area in cui insiste il carcere, con annessi Tribunale e Procura della Repubblica, in modo da evitare anche continue traduzioni dei detenuti»
CORIGLIANO-ROSSANO - «La visita del Sottosegretario Andrea Delmastro, negli istituti calabresi, così come sta facendo in altre strutture del nostro Paese, fa sicuramente ben sperare, per l’approccio, anche culturale, ai problemi del settore penitenziario, ma anche di quello giudiziario, più in generale. Finora eravamo abituati a vedere parlamentari interessati esclusivamente ai detenuti eccellenti e noti. È anche questo l’approccio culturale diverso che noi apprezziamo molto».
È quanto affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.
«Martedì prossimo – aggiungono - ci vedremo in un incontro a Roma, al ministero della Giustizia, dove ribadiremo al Sottosegretario le priorità dell’Amministrazione e del Corpo di Polizia Penitenziaria: incremento dell’organico della Polizia penitenziaria di almeno altre 4.000 unità nell’arco della legislatura (anche qui apprezziamo l’incremento di 1.000 unità fatto con l’ultima legge di bilancio); formazione adeguata, revisione del reato di tortura, diventato uno strumento nelle mani del partito dell’antipolizia e dei delinquenti, dotazione del Taser alla polizia penitenziaria, revisione dell’organizzazione delle celle aperte e della vigilanza dinamica che ha fatto triplicare gli eventi critici, risoluzione del problema dei detenuti con disagio psichiatrico».
«A Rossano, dove il Sottosegretario si è recato in visita nel pomeriggio di ieri –– abbiamo appreso con molto favore dell’intenzione di rivedere la geografia giudiziaria, venuta fuori da una precedente e inadeguata riforma, che ha determinato la chiusura del tribunale di Rossano e del carcere di Lamezia Terme. Quindi, un Tribunale senza carcere a Lamezia e un carcere senza Tribunale a Rossano. Un atto di malagestione evidente. Sarebbe opportuno, a nostro avviso, costruire la cittadella giudiziaria a Rossano, nella stessa area in cui insiste il carcere, con annessi Tribunale e Procura della Repubblica, in modo da evitare anche continue traduzioni dei detenuti, vista anche la grave carenza di organico». Il carcere rossanese ha un organico previsto di 153 unità, amministrati 106, impiegabili quotidianamente 65/70. Molti appartenenti al Corpo, a causa di ciò, devono fruire di oltre 150 giorni di ferie, accumulate nel corso degli ultimi anni».
«Per quanto attiene agli organici della Calabria, in generale, mancano, rispetto a quello previsto, di per sé già sottodimensionato, oltre 300 unità di Polizia Penitenziaria; a causa di ciò tutti i Reparti della regione sono in sofferenza, tant’è che il poco personale in servizio è costretto a lunghi turni di lavoro. Ci sono difficolta nella fruizione dei congedi che continuano ad accumularsi e gravi difficoltà si registrano nella gestione dei detenuti con problematiche psichiatriche» concludono.