È urgente avviare un pragmatico confronto sulla riforma del sistema della bonifica calabrese
Per Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil «occorre definire una riforma regionale condivisa a sostegno del settore agricolo, a tutela del territorio e delle comunità, e per la valorizzazione delle professionalità del personale dipendente»
LAMEZIA TERME – Pubblichiamo di seguito la lettera delle Federazioni sindacali regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil inviata in data odierna all'Assessore regionale all'Agricoltura e Forestazione Gianluca Gallo, ai Dirigenti dei Dipartimenti regionali competenti e per conoscenza al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al Presidente dell'Urbi-Anbi Calabria Rocco Leonetti, per evidenziare l'urgenza di avviare un pragmatico confronto sulla riforma del sistema della bonifica calabrese.
«Le scriventi Organizzazioni sindacali di categoria con la presente missiva, vista l’attuale situazione di criticità che interessa la gran parte degli Enti consortili calabresi, ribadiscono l’urgenza di avviare un pragmatico confronto sulla riforma del sistema della bonifica calabrese tra gli attori più rappresentativi del comparto e le Istituzioni. Occorre definire una riforma regionale condivisa a sostegno del settore agricolo, a tutela del territorio e delle comunità, e per la valorizzazione delle professionalità del personale dipendente».
«Serve costruire – spiegano - un “sistema bonifica” al servizio delle varie agricolture presenti nei territori della regione, coerente con la struttura idrografica calabrese, rispettoso della morfologia e della fragilità del territorio, finalizzato ad un virtuoso utilizzo della risorsa idrica, resiliente alle sfide della transizione ambientale, ai cambiamenti climatici e fenomeni di siccità. Un sistema imperniato sulla certezza delle risorse finanziarie e sulla sostenibilità economica, capace di salvaguardare i livelli occupazionali e le future prospettive d’impiego, sennonché il ruolo attivo e quotidiano del lavoro delle maestranze».
«Pertanto, al fine di evitare ulteriori confusioni e preoccupazioni tra i lavoratori degli Enti consortili, sarà strategico e non più rinviabile un impegno comune per superare, tramite una nuova riforma, quelle incertezze che attualmente ruotano attorno al lavoro di chi si occupa con responsabilità e competenza di mettere in sicurezza il territorio e garantire all’agricoltura servizi basilari e innovativi. Inoltre, si ribadisce che, non serviranno semplici modifiche di denominazione o veloci riformulazioni perimetrali, ma definire una efficace ed efficiente riorganizzazione degli Enti consortili tramite una programmazione di lungo periodo».
«Pertanto, le scriventi ribadiscono l’urgenza di un confronto sulla riforma dei Consorzi di bonifica calabresi, in una logica di riorganizzazione, tesa a favorire l’efficientamento gestionale e amministrativo, la qualità dei servizi, l’aumento delle superfici irrigabili, la sostenibilità ambientale, investimenti e lavoro di qualità ed una semplificazione burocratica coerente con i principi sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni, tenendo in forte considerazione il concetto del presidio territoriale e dei bacini idrografici assieme al rafforzamento dei servizi, sostegno alla partecipazione e al confronto sociale».