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Stasi immagina l'area di Insiti... come Central Park a New York

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CORIGLIANO-ROSSANO – Quali prospettive ha la nuova città di Corigliano-Rossano per ciò che riguarda lo sviluppo dei servizi e dell’urbanistica? E quale visione persegue?

Per discutere di questi temi abbiamo invitato nei nostri studi l’assessore all’Assetto Urbano Tatiana Novello, ospite questa sera all’Eco in Diretta, il talk della nostra testata condotto da Direttore Marco Lefosse.

Uno dei recenti successi registrati dall’assessorato in questione riguarda i progetti PinQua, successo riscosso anche in termini di qualità dei progetti oltre che di finanziamenti.

«Si – dichiara l’assessore -, il finanziamento intercettato ammonta a 45 milioni di euro, equamente ripartiti nei 3 tre progetti previsti. In aggiunta abbiamo anche 10 milioni, che rientrano sempre nell’ambito della rigenerazione urbana, destinati alla riqualificazione di Cantinella».

Insomma, confortanti premesse: «I 3 progetti Pinqua – specifica Novello - riguarderanno il centro storico di Rossano, il centro storico di Corigliano e Schiavonea. Tutti mirano alla rigenerazione del tessuto sociale, economico e strutturale. Non è quindi la riqualificazione del singolo edificio o il rifacimento della singola strada. È un progetto integrato pensato su più livelli, volto al miglioramento della qualità dell’abitare e quindi della qualità della vita, non solo dei residenti, ma di tutti coloro i quali ne fruiscono».  

E sulle zone destinatarie dei progetti: «La scelta è ricaduta su San Domenico per Rossano (già in parte riqualificata), sui “vasci” per Corigliano (che per la loro bellezza meritano una totale riqualificazione: un deflusso delle acque migliore, dei sottoservizi migliori, una viabilità migliore e un rifacimento strutturale che sia degno del posto meraviglioso in cui sono allocati). E poi su Schiavonea, perla turistica della nostra città, che avrà un lungomare ben illuminato, una degna raccolta delle acque e una piazza, Santa Maria ad Nives, che verrà rifatta e grazie alla quale l’area diventerà perlopiù pedonale. Un restyling che darà un segnale nuovo, di una città bella».

E sul porto: «È compreso nei PinQua di Schiavonea. È prevista una passeggiata che arrivi fino al porto così da connetterlo al resto del borgo e facilitare il percorso d’arrivo dei futuri, si spera, croceristi».

In alcune aree dei centri storici, però, erano già iniziati dei lavori di riqualificazione come nel caso dell’ex mattatoio a Rossano centro storico: «Alcuni di questi edifici fanno parte di progetti ancora non completamente realizzati ed inseriti in Agenda Urbana, che hanno quindi già una destinazione. Purtroppo Agenda Urbana 2014-2021 ha subìto forti ritardi per cui stanno partendo solo le convenzioni per il rifacimento di alcune strutture scolastiche».  

Ma Corigliano-Rossano, più Rossano in realtà, ha un altro problema congenito ed è quello dell’urbanistica residenziale turistica. Negli anni sono state costruite molte abitazioni a ridosso di quelle che potevano essere aree di pieno sviluppo per i servizi turistici.

Adesso tutto il suolo è stato consumato da villette, e a quelle altezze non esistono strutture ricettive. A Rossano solo un albergo in prossimità del mare: «Premetto che una certa politica, forse non abbastanza spinta, era stata fatta in questa direzione perché sulle zone urbanizzate del lungomare una maggiore cubatura veniva concessa a coloro che decidevano di edificare strutture ricettive. La volontà privata si è poi ripiegata sull’edilizia abitativa residenziale. L’unione dei lungomari, invece, sarà una mossa fondamentale, anche nell’ottica di questo percorso di miglioramento turistico che richiederà necessariamente delle strutture idonee che siano a carattere turistico-ricettivo e non turistico-residenziale, motivo per cui stiamo lavorando su questa unificazione, anche attraverso una serie di ponti che probabilmente saranno il vero volano per l’unione delle due città. Anche le infrastrutture contribuiscono a creare questo sentimento unitario. Nel frattempo abbiamo ottenuto un finanziamento per la progettazione di una ciclovia che possa unire, sul Cino, le due ex città. È un primo segnale, non sarà una strada carrabile ma è un primo passo».

Se questa sarà la strada da percorrere ci chiediamo che ne sarà del principio “consumo suolo zero”. Se bisognerà limitare l’espansione della città contenendo i processi di urbanizzazione, e non si potrà contare sullo sviluppo verticale delle abitazioni, come si procederà? C’è una prospettiva in tal senso?

«Con il nuovo Psa - afferma - la strategia cambierà completamente e con essa le regole dell’edificazione. Varranno le precedenti solo per le lottizzazioni in corso e per quelle già convenzionate. Tutto il resto avrà una modalità di costruzione completamente diversa, ci saranno cambiamenti di cubatura (che non potranno essere predeterminate come ora) e crediti edilizi. Non si andrà, ad esempio, a costruire nuove opere di urbanizzazione ma si potrà scegliere o chiedere all’amministrazione di riqualificarne di già esistenti (per esempio nei centri storici) in cambio di crediti edilizi».

Un’area promettente e interessata a questo tipo di interventi di urbanizzazione è Insiti. Area baricentrica, al centro di opere come il palazzetto, l’ospedale, il viadotto sulla linea ferroviaria e forse anche altro. Da queste zone potrebbe partire la conurbazione dei due centri: «Se lo sviluppo è legato alla conurbazione e alla costruzione di edifici residenziali non è detto che sia sviluppo. È possibile che per quella zona si pensi ad altri servizi. Ci sarà edificazione ma di strutture a servizio della città; potrà sorgere un impianto sportivo o un grande parco urbano che, senza nulla togliere alle piccole aree verdi cittadine, potrà avere dimensioni considerevoli. Quando si parla di visone della città si può avere una visione europea (che vede le abitazioni e le strutture al centro delle città) ma si può avere anche una visione, sognando un po’ in grande, d’oltreoceano, nella quale i parchi e i servizi sono al centro e le zone residenziali intorno».

Un po’ come Central Park a New York!

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.