15 ore fa:Ricerca e innovazione, la radice di liquirizia rivoluziona la bioedilizia
10 ore fa:«Il candidato? Lo scegliamo noi» Tridico scalda la piazza in vista dell'evento con Gratteri e Gomez
7 ore fa:Alfano alla ASD Corigliano Calcio, un bel colpo per i bianco azzurri
15 ore fa:VOLLEY - Sandro Salvatore Sprovieri rinnova il sostegno alla Corigliano Volley
14 ore fa:Decoro e sicurezza, 25 chilometri di strade ripulite a Cropalati
10 ore fa:Opporsi a Baker Hughes è stato un grave errore
12 ore fa:Nasce una nuova squadra: al via la Città di Corigliano Rossano
9 ore fa:La Vignetta dell'Eco
8 ore fa:Rifondazione Alto Jonio denuncia la grave carenza idrica
14 ore fa:A Corigliano-Rossano il convegno dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio

Vallone Sant'Antonio di Co-Ro, approvata la messa in sicurezza. «Si chiude una vicenda bloccata da 33 anni»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – «Una delle linee guida perseguite da questa Amministrazione Comunale sin dal suo insediamento è stata quelle della salvaguardia del territorio. È di pochi giorni fa (13 gennaio 2023) la notizia che è stato approvato il bando di gara per messa in sicurezza idrogeologica dei versanti di Vallone Sant'Antonio, dopo ben 34 anni». 

«Una vicenda lunga e intricata – si legge nella nota -, una delle tante ereditate, quella che riguarda Vallone Sant'Antonio, che risale al 1989, quando nel mese di marzo alcuni proprietari aprirono una vertenza contro il Comune di Corigliano Calabro a causa di sversamenti di terra verificatisi a seguito di abbondanti piogge e causati dai lavori sui suoli sovrastanti eseguiti dal suddetto Comune. La vicenda aveva fatto emergere quindi dei rischi idrogeologici sul versante». 

«Il Tribunale di Rossano, con la Sentenza n. 154/1993, impose al Comune di eseguire i lavori per la sistemazione idrogeologica del sito, la pulizia ed il ripristino dei fossi di scolo e dei canaloni. Preso atto del mancato intervento da parte del Comune, dopo dieci anni il Tar Calabria, con sentenza n° 240/2013, dispose di dar seguito all'immediata esecuzione dei lavori, e nominava un commissario ad acta nel 2014, mentre nel 2015 era stata individuata la strada di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per sostenere finanziariamente i costi dell'intervento, mutuo che non era stato mai effettivamente acceso».

Soltanto a seguito di una stretta sinergia tra l'attuale Amministrazione comunale ed il Commissario ad acta, si è finalmente intrapresa la strada giusta: nel dicembre del 2020 è stato attivato il mutuo, dato seguito alle fasi di progettazione e ottenuto i regolari pareri e nulla osta. Ora non rimane che eseguire i lavori e restituire sicurezza al territorio anche se sono trascorsi 34 anni.

«Si chiude una vicenda bloccata da 33 anni - commenta il sindaco Flavio Stasi - un lavoro invisibile a gran parte dei cittadini, una parte dei quali nel 1989 non erano nati o avevano meno di dieci anni come me, ma serve a farvi capire che tipo di situazioni stiamo affrontando e che tipo di lavoro stiamo facendo. Un lavoro che deve essere fatto».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.