Una tangenziale in pieno centro abitato: Via Isabella De Rosis continua a creare paura e disagi
Siamo ritornati nel quartiere Frasso dove alle condizioni di abbandono urbanistico c'è anche una questione impellente da risolvere: la sicurezza della strada di collegamento tra la SS106 e lo Scalo di Rossano: «Aspettano che ci scappi il morto?»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Serve un rimedio per rallentare la marcia delle auto che camminano lungo viale Isabella De Rosis». E questo rimedio, ovviamente, lo deve trovare il Comune. Siamo tornati, ancora una volta nella zona di Frasso, nell'area urbana di Rossano, dove nei giorni scorsi avevamo documentato i diagi dei residenti per lo stato di degrado dell'intero assetto urbano del quartiere. Siamo ritornati perché di problema in quell'area della città se ne contano a iosa e uno in particolare riguarda proprio la viabilità lungo la strada che collega lo scalo cittadino alla Statale 106.
«Le macchine sfrecciano a oltre 100km orari noncuranti dei pericoli che possono esserci lungo una strada che è a tutti gli effetti una strada urbana». Via De Rosis, infatti, non è solo una lunga complanare di accesso al grande centro urbano bizantino è anche - a tutti gli effetti - una strada urbana sulla quale insistono attività commerciali, da farmacie a pizzerie a diversi negozi al dettaglio, e che quindi viene attraversata spesso da pedoni e da auto che la attraversano da un lato all'altro.
«Mettere un piede fuori casa per noi che abitiamo qui è diventato un pericolo». Dicono i residenti che sottolineano il numero di incidenti che si verificano quasi a cadenza quotidiana: «Ogni giorno stiamo con il patema d'animo che possa succedere qualcosa anche nel solo gesto di scendere dalle nostre auto». Non solo: «Abbiamo paura dei nostri bambini che spesso si ritrovano a giocare sui marciapiedi». Tutto questo mentre le macchine e i mezzi pesanti sfrecciano in entrambe le direzioni a velocità - dicevamo sostenutissime.
«Non sappiamo quale possa essere il rimedio - ci dice Giuseppe - dal momento che dal Comune ci è stato risposto che i dossi non possono essere installati in quanto si tratta di una strada di collegamento». Certo è che bisogna trovare una soluzione. E questa soluzione, appunto, la deve trovare il comune. Che si chiamino dossi, limitatori di velocità o altri rimedi possibili e già sperimentati, questo spetterà agli uffici preposti. «Che lo si faccia presto - aggiunge una mamma - prima che ci scappi il morto. Perché qui spesso si verificano incidenti con auto che vengono in collisione o persone che vengono investite mentre attraversano la strada». Basta osservare attentamente l'asfalto di quel tratto di strada per notare decine di segni fatti per il rilevamento di sinistri stradali.
«Inoltre - aggiungono i cittadini - uno dei problemi che potrebbe essere risolto nell'immediatezza è quello della potenza di luminosità dell'impianto di illuminazione pubblica. Già all'imbrunire non si vede praticamente nulla, i passaggi pedonali non sono assolutamente segnalati e non esiste nemmeno la possibilità di passare da una parte all'altra del quartiere evitando di attraversare l'intera carreggiata»