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Dora Di Francesco nuovo commissario ad Acta per la riapertura del "Chidichimo"

2 minuti di lettura

TREBISACCE - E' Dora Di Francesco la nuova Commissaria ad Acta per l'esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno sancito la riapertura dell'Ospedale Guido Chidichimo di Trebisacce.

Vi avevamo raccontato (Leggi qui) delle dimissioni del precedente Commissario ad Acta per l'esecuzione del Consiglio di Stato, Andrea Urbani. Il Direttore generale della Programmazione del Ministero della Salute, Andrea Urbani ha lasciato infatti  il suo incarico all'interno del Ministero dopo 5 anni. A prendere il suo posto Dora Di Francesco, architetto, ad oggi in forza del MiBact.

In una nota stampa diffusa, il sindaco di Trebisacce, Alex "Sandro" Aurelio, ha salutato con soddisfazione la nomina della Di Francesco.

Ho appreso  - si legge nel comunicato stampa -  dall’avvocato Giuseppe Mormandi, il legale dell’Amministrazione comunale di Trebisacce nel noto contenzioso diretto alla completa riapertura del “Chidichimo”,  che nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha designato la dottoressa Dora Di Francesco come Commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza di merito n. 2151/2015 del Consiglio di Stato.
Nella nota di designazione, il Ministero richiede alla dottoressa Di Francesco di avviare con ogni sollecitudine gli adempimenti di competenza diretti ad una positiva quanto rapida definizione di quanto manca per l’effettiva concretizzazione del diritto alla salute delle nostre Comunità, da oltre un decennio private ingiustamente del bene fondamentale per la tutela della salute, e che si concreta nel ripristino del “Chidichimo” nella situazione in cui era nel 2010, quando fu ingiustamente chiuso dalla Regione.
E’ stato molto importante insistere in questi mesi, rappresentati dall’avvocato Mormandi, sempre davanti ai giudici del Consiglio di Stato,  per significare ai giudici amministrativi e al Ministero della Salute, alla Regione Calabria e all’ASL Cosenza, che lo stato attuale dell’Ospedale richiede tuttora la prosecuzione dell’ufficio commissariale dopo le dimissioni del dottor Urbani e che il processo giurisdizionale non potrà in alcun modo ritenersi chiuso se non dopo la realizzazione del blocco  operatorio (oggi ridotto ad un rudere), del Pronto Soccorso e dopo l’attivazione reale  dei reparti e dei posti letto di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Cardiologia,  Lungodegenza, Ortopedia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Laboratorio, Emoteca e dei letti di osservazione OBI .
L’intero Alto Jonio domanda ancora il ripristino di Ospedale sicuro e dotato sia delle sale operatorie sia  di un Pronto soccorso efficiente e in grado di intervenire realmente sull’emergenza-urgenza cardiologica, traumatica e neurologica sia  dei reparti necessari per poter configurare realmente il “Chidichimo” come un ospedale generale di base.
Il Ministero ha preso atto della nostra domanda di giustizia e ha provveduto alla nomina della Dottoressa Di Francesco.
Ho la massima fiducia nella professionalità, nella competenza e nella serietà della dottoressa Di Francesco: la nuova Commissaria ad acta saprà sicuramente come fare per avviare subito la  procedura di gara per  i lavori  di ripristino delle Sale operatorie essendo le risorse finanziarie pari a due milioni e mezzo di euro già state assegnate al bilancio regionale grazie all’opera dell’avvocato Mormandi e ad attivare i reparti presenti ancora sulla carta.
Il plauso dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la nostra Comunità va sempre al personale medico e sanitario del “Chidichimo”, che in condizioni veramente difficili profonde uno straordinario impegno ogni giorno e ogni notte per tutela della nostra salute.
In questi giorni attendiamo notizie ulteriori che possano confortarci e farci sempre sperare nel pieno ripristino del nostro Ospedale, che costituisce la prima e più importante battaglia del nostro territorio e di questa Amministrazione che ho l’onore di guidare.


Riuscirà la Dora Di Francesco a completare (ad iniziare direbbere qualcuno) quel processo di esecuzione delle sentenze del Consilio di Stato che Andrea Urbani non è riuscito a portare a termine?

Se lo chiede, quasi impaurito di sperare, un intero territorio e i suoi cittadini.

Per ora, ciò che sappiamo è che, parafrasando un luogo comune dei film western, c'è un nuoovo commissario ad acta in città.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.