Redatto il primo Statuto di Co-Ro, ora la parola passa al Consiglio Comunale
Chiusi i lavori della Commissione Consiliare. Monaco: «Ne è venuto fuori un testo snello, moderno, espressione del nuovo volto della Pubblica Amministrazione, vicina alle esigenze della comunità»
CORIGLIANO-ROSSANO – Con la seduta di ieri, nella sala giunta di Palazzo Bianchi, si sono chiusi i lavori della Commissione Consiliare per la redazione del primo Statuto della città di Corigliano-Rossano.
Soddisfatta per il percorso seguito e per l'apporto dato, la presidente Isabella Monaco – succeduta nel ruolo alla vicesindaco Maria Salimbeni - riassume e sintetizza il dibattito che ha accompagnato i lavori della Commissione, spesso acceso ma sempre costruttivo ed improntato al democratico confronto politico, alimentato dalle significative tematiche statutarie.
Da oggi in poi sarà il Consiglio Comunale, quale massimo organo rappresentativo della Città, a proseguire l'iter conclusivo e pervenire alla conseguente approvazione. La normativa prevede la maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri assegnati per l'approvazione dello Statuto nella prima seduta.
L'auspicio della Presidente Monaco è quello dell'unanimità, ribadendo il suo fermo convincimento che il voto corale dell'Assise cittadina rappresenti il viatico beneaugurante per una Città che compie i suoi primi difficili passi dopo il processo di fusione voluto dai cittadini col referendum. Laddove, invece, non dovesse raggiungersi tale quorum, il percorso di approvazione dello Statuto si presenterebbe più articolato, prevedendo il TUEL un doppio passaggio consiliare consecutivo ed il conseguimento di una maggioranza assoluta. Le numerose audizioni, condotte per lo più durante l'impervio periodo del lockdown, hanno offerto lo spunto per la stesura della parte identitaria del Documento normativo, condensata in disposizioni ben articolate ed inserite a sistema dal professore Sandro Amorosino. La disamina dello spazio normativo demandato all'autonomia statutaria, tenuto conto della sua peculiare "postura" nella gerarchia delle fonti, ha alimentato il dibattito sugli istituti che il Legislatore espressamente riserva alle scelte statutarie.
Ne è venuto fuori, a giudizio della Presidente, un testo snello, moderno, espressione del nuovo volto della Pubblica Amministrazione, vicina alle esigenze della comunità ed all'ascolto del cittadino.
È lo statuto della programmazione strategica condensata nel Dup, della Pianificazione integrata dell'attività e dell'organizzazione, del sistema bilancio rivoluzionato dalla riforma, della ricchezza e variegata conformazione degli istituti di partecipazione.
È lo statuto in cui la digitalizzazione cambia il linguaggio attorno agli atti amministrativi e in cui si innesta una cultura alternativa a quella dell'adempimento, ossia la cultura del risultato, della programmazione per obiettivi, della premialità meritocratica, del confronto e della trasversalità che prendono corpo nella Conferenza dei Dirigenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Marinella Grillo, sarà chiamata ora a riunire la Conferenza dei Capigruppo e a programmare i tempi della seduta consiliare: quella – o quelle – da cui verrà fuori il tanto atteso Statuto, il primo della nuova Città.
A conclusione dei lavori la presidente Monaco ha voluto ringraziare tutti i componenti della Commissione, i colleghi consiglieri che hanno partecipato ai lavori nella prima fase e quelli subentrati nella rimodulazione successiva della commissione, il Sindaco, il Presidente del Consiglio sempre presente ai lavori, pur in assenza di voto, il Segretario Comunale, Paolo Lo Moro, per il supporto tecnico e per il costante impegno profuso, il professore Amorosino per l'ausilio giuridico fondamentale in alcuni passaggi nella elaborazione della Carta Statutaria, Pierluigi Noce nella sua qualità di segretario della Commissione e Maria Antonietta Durante in ausilio ai lavori di segreteria nonché il vice sindaco Maria Salimbeni, già Presidente della stessa Commissione e affidataria della prima fase dei lavori.