L'agriturismo al Verneto di Laino Borgo nella “Guida delle Osterie d'Italia” di Slow Food 2023
Il sussidiario del mangiarbere ha inserito l'azienda storica dell'accoglienza lainese che negli ultimi anni si è resa protagonista della nascita del Presidio del Fagiolo poverello. Russo: «Si premia un progetto di resilienza»
LAINO BORGO - L'Agriturismo al Verneto della famiglia De Luca, immerso nella natura che attornia il fiume Lao, è una delle novità calabresi della guida Osterie d'Italia 2023 edita da Slow Food. Il sussidiario del mangiarbere all'italiana ha inserito nell'edizione presentata ieri al Teatro Piccolo di Milano, alla presenza dei curatori nazionali Eugenio Signoroni e Francesca Mastrovito, l'azienda storica dell'accoglienza lainese che negli ultimi anni si è resa protagonista della nascita del Presidio del Fagiolo poverello.
Domenico De Luca e sua moglie Vanessa Matus «sono interpreti di una tradizione rurale che da generazioni abita i 18 ettari della proprietà» immersa nella natura che guarda al fiume Lao, scrive la guida di Slow Food nella scheda dedicata all'attività ristorativa di Laino Borgo dove «la cucina - continua - è identità e racconto di una passione animata dalla filiera corta garantita dai terreni di proprietà e dal rapporto strettissimo con alcuni piccoli produttori locali».
Soddisfatto di questo risultato per una «famiglia di lavoratori, appassionati del territorio e da sempre in prima linea per la valorizzazione delle identità locali che si coniuga con l'attività istituzionale che stiamo portando avanti da anni» è il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, la quale ha voluto complimentarsi con Domenico De Luca e tutto il suo staff per il risultato raggiunto.
«Grazie a voi - ha aggiunto il sindaco - Laino Borgo viene inserito in una delle guide più prestigiose della ristorazione italiana, ma soprattutto con voi si dà valore ad un progetto di resilienza che valorizza i prodotti tipici di Laino e della Valle del Mercure e la caparbietà di fare impresa sostenibile».
«Mi permetto di utilizzare questo vostro riconoscimento come monito per tutti gli altri operatori della nostra comunità. Lavorare sodo, puntare sulla propria identità, credere in quello che si fa alla fine porta sempre risultati importanti che ricadono su tutto il territorio. Alla famiglia De Luca - ha concluso - l'augurio di fare sempre più e meglio per dare forza ad un progetto di educazione alimentare, salvaguardia della biodiversità e legato al tema della sovranità alimentare oggi tanto discussa, che oggi viene riconosciuto e reso più forte da questo importante risultato che premia i vostri sforzi e la voglia di credere nel territorio».