Vaccarizzo, Occhiuto inaugura una nuova stagione per minoranze linguistiche in Calabria
Il sindaco Pomillo sottolinea la necessità di ripensare e migliorare il fondamentale sostegno che la Regione continuerà a garantire alla tutela e alla promozione della lingua arbëreshe
VACCARIZZO ALBANESE - «È la prima volta nella storia regionale che un presidente pone la straordinaria ricchezza storico-identitaria di una minoranza culturale e linguistica come quella arbëreshe, al centro dell’agenda istituzionale in chiave strategica e di sviluppo. Si tratta di un passo particolarmente importante sia per tutto il mondo dell’Arberia, sia per la stessa Calabria, terra che è stata crocevia di incontri e confronti tra culture diverse e che oggi, nel patrimonio plurilingue ereditato, ha uno dei suoi marcatori identitari distintivi».
È quanto dichiara il Sindaco di Vaccarizzo Albanese Antonio Pomillo esprimendo grande soddisfazione per l’impegno, il metodo e per la visione complessiva sottesi all’iniziativa di ieri nella Cittadella Regionale promossa dallo stesso Governatore alla quale ha partecipato con convinzione e protagonismo tutta la grande comunità italo–albanese cosentina e calabrese che notoriamente è la più grande del mondo.
«Ringraziamo anche l’assessore Gianluca Gallo che da tempo si è fatto interprete delle esigenze, delle attese e dei progetti dei nostri territori e che insieme alla consigliere regionale Pasqualina Straface ieri hanno contribuito a rafforzare l’attenzione e l’impegno istituzionale su questa che è un’opportunità di interesse regionale, nazionale ed europea. Insieme al rilancio delle attività della Fondazione Arberia, al rafforzamento in rete di tutti i comuni arbëreshe ed alla costruzione di collegamenti diretti e stabili tra l’Arberia e l’Albania il valore aggiunto che distingue dal passato e qualifica la sensibilità e lungimiranza del Presidente Occhiuto – continua il Sindaco – è dato dalla chiave di lettura e dalla declinazione turistica messe alla base dell’impegno e dei progetti di rivalutazione interna e di comunicazione internazionale di questa eredità che, al pari di altre, deve essere governata come un formidabile attrattore turistico culturale identitario».
«In questa nuova cornice – sottolinea il Primo Cittadino – abbiamo condiviso, inoltre, l’accento posto dal Presidente sulla necessità di ripensare e migliorare il fondamentale sostegno che, per dettato costituzionale, la Regione continuerà a garantire alla tutela, soprattutto alla promozione della lingua arbëreshe, con particolare attenzione – conclude Pomillo - al mondo della scuola e delle nuove generazioni e ancora una volta agli stakeholders del turismo esperienziale».