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Grande successo per il Puglia Opera Festival al Castello Ducale: musica e arte e fondersi

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CORIGLIANO-ROSSANO - Partecipato e apprezzato il primo appuntamento della settima edizione della Stagione Concertistica “Città di Corigliano Rossano”, inaugurata sabato scorso 10 settembre con il Puglia Opera Festival presso il Castello Ducale. Un viaggio musicale lungo l’intero tacco dello Stivale che ha consentito al pubblico presente di conoscere luoghi e suggestioni della Puglia attraverso le arie dei suoi più celebri compositori.

Introdotto dalla professoressa Anna Palermo, che ha anche esaltato il perfetto connubio tra musica e poesia, l’evento si è aperto con i saluti del maestro Giorgio Luzzi, direttore dell’Istituto musicale Chopin, e  del maestro Gabriele Maggi, direttore del Conservatorio Paisiello di Taranto, i quali hanno espresso la gioia di poter riprendere la manifestazione dopo i due anni di stop imposto dall’emergenza pandemica, annunciando il ricco cartellone che accompagnerà gli appassionati di buona musica e del bel canto fino a dicembre.

«Abbiamo in serbo tante chicche da qui ai prossimi mesi – ha evidenziato il M° Luzzi – con altri otto appuntamenti. Come Direttore artistico della Stagione Concertistica, voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa nuova kermesse che è diventata in questi anni, grazie ai tanti eventi di qualità proposti, un punto riferimento nel territorio della Sibaritide».

Una collaborazione proficua quella tra l’Istituto “F. Chopin” e il Conservatorio “G. Paisiello” che, come ha sottolineato il direttore Maggi, negli anni ha consentito di trasmettere a numerosi studenti la passione per la musica e per l’arte: «È un momento storico in cui abbiamo bisogno di riappropriarci del bello, così come è importante allargare gli orizzonti e diffondere il più possibile la musica che è uno strumento in grado di migliorare la nostra società. Non dimentichiamo - ha concluso il maestro Maggi - che proprio la musica, nonostante sia stata tra i settori più penalizzati, ha rappresentato un elemento fortissimo di unione durante la pandemia».

Voce narrante della serata Giuseppe Gallo, autore dello spettacolo e compositore del tema che ha fatto da cornice al Puglia Opera Festival unitamente alle musiche di Umberto Giordano, Niccolò Piccinni, Saverio Mercadante, Tommaso Traetta, Leonardo Leo, Giovanni Paisiello e Tito Schipa. «Abbiamo fatto conoscere alcuni dei compositori pugliesi – ha dichiarato Giuseppe Gallo - sia attraverso le loro musiche sia attraverso dei monologhi, che hanno illustrato le loro vite e le città in cui sono nati, soffermandoci su alcune peculiarità di questi luoghi che in tanti non conoscono».

Applaudite le esibizioni canore del maestro Antonio Stragapede, docente presso il Conservatorio “Giovanni Paisiello” di Taranto, e degli studenti della sua classe di canto lirico: Shen Yuhao (tenore), Zhou Wei (soprano) e Shi Kairen (baritono), accompagnati al pianoforte da Noemi Decataldo e Giuseppe Gallo. Un ritorno in città quello del M° Stragapede, che nel corso delle passate edizioni della kermesse ha fatto conoscere al pubblico tanti studenti, anche stranieri, che frequentano i corsi di specializzazione presso il Conservatorio “Paisiello”, così come i tre studenti esibitisi sabato, di nazionalità cinese.

«L’Italia è la patria del bel canto, dell’opera lirica - ha affermato il maestro Stragapede - e sono tanti gli studenti che vengono qui a perfezionarsi. Grazie a questa partnership riusciamo a dar loro, così come a tutti i nostri studenti italiani, la possibilità di esibirsi sulle più belle arie italiane mettendo in pratica quanto hanno appreso e immagazzinato in aula». Il prossimo evento della kermesse, organizzata dall’Istituto musicale Chopin in collaborazione con il Conservatorio Paisiello di Taranto e con il supporto dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, è in programma domenica 2 ottobre con il Concerto Itinerante “Centro Storico in festa”.

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia