C'è il mare pulito di Sibari che ambisce a diventare la Bandiera Blu dello Jonio
Stamani la conferenza stampa voluta dall'Amministrazione comunale di Cassano per presentare le analisi delle acque eseguite da Arpacal
CASSANO JONIO – Ottime notizie quelle divulgate questa mattina durante la conferenza stampa “Sibari: mare pulito”, tenutasi presso il lido La Playa del Sol a Marina di Sibari, nel corso della quale sono stati comunicati i risultati delle analisi eseguite sulle acque del mare comprese nel territorio cassanese.
Presenti il vicesindaco Antonino Mungo, l’assessore all’ambiente Leonardo Sposato e la dottoressa Evelina Provenza, referente Arpacal del settore “Monitoraggio acque di balneazione”. Assente il sindaco Gianni Papasso a causa di un’urgenza amministrativa legata al suo ruolo.
Un meeting importante che testimonia l’enorme impegno messo in campo dalla Giunta comunale la cui politica si basa sul rilancio del turismo sostenibile in cui ambiente e servizi sono punti centrali dell’azione politica dell’amministrazione.
Un impegno che sta portando i suoi frutti e lo testimoniano i risultati delle analisi delle acque raccolte dall’Analitics Control, azienda a cui si è rivolto il comune per rilevare la limpidezza delle stesse e confermate dall’Arpacal, Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria, attraverso l’esauriente spiegazione dei risultati ottenuti dalle rilevazioni e dalle analisi effettuate dall’ente e illustrati dalla dottoressa Provenza.
«Le analisi svolte registrano che le acque su cui abbiamo effettuato le campionature sono limpide, al di sotto degli stessi valori standard di tollerabilità stabiliti dal Ministero dell’Ambiente», afferma Evelina Provenza che da 25 anni lavora ininterrottamente con Arpacal e quotidianamente effettua rilevazioni, controlli e ricerca scientifica nei mari calabresi.
Otto le zone esaminate: 400 metri sinistra Fiume Crati, Lido dei laghi di Sibari, località I Casoni, Camping marina di Sibari, 100 metri sia a destra che a sinistra di Vena Morta, Bruscate Millepini, 50 metri a sinistra del torrente Raganello.
Una lente d’ingrandimento totalmente scientifica che testimonia e fa da volano al turismo balneare e non solo come sottolinea il vicesindaco Mungo: «Turismo sostenibile, la nostra grande risorsa economica, questo è il settore su cui stiamo principalmente puntando, valorizzando e riqualificando il territorio anche grazie ai fondi Pnrr, ben 60 milioni di euro totali finora, che sono stati assegnati ai progetti presentati. Una task force di 6 tecnici ingegneri che si occupa solo di questo è la più grande sfida che abbiamo intrapreso negli ultimi mesi. Stiamo riuscendo a vincerla investendo per migliorare servizi e tutela ambientale. Abbiamo tutto, dal Parco e al Museo archeologico fino alle aree con reperti preistorici, al mare dorato fino alle montagne del Pollino che fanno da cornice allo spettacolare Piana di Sibari che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare. Noi ce la stiamo mettendo tutta».
Lo confermano i dati resi pubblici sulla purezza delle acque e anche dalle parole dell’assessore all’ambiente Sposato: «Sei depuratori che sono atti al rilascio delle acque reflue certificati dalla Provincia di Cosenza, fanno del comune di Cassano un territorio in regola con i parametri di legge ambientali ed inoltre certificano l’importanza che viene attribuita alla tutela ambientale. In cantiere il progetto di far confluire in un unico depuratore tutti gli altri per essere ancora più sicuri che la sicurezza delle acque e dei mari, così come del terreno, raggiunga livelli molto più alti».
Idee chiare accompagnate da azione amministrativa e dati scientifici che aprono le porte del turismo in cui nulla è lasciato al caso.
«Abbiamo raccolto campionature a tutto spiano finora per rilevare liquame o batteri quali enterococchi e escherichia coli, ma i dati sono classificabili come ottimali per cui possiamo tranquillamente affermare che il mare della costa di Sibari-Cassano Jonio è pulito. Anche la presenza di alga microscopica è quasi inesistente nel Mar Jonio, se non debole in quattro punti difficili da individuare su cui stiamo lavorando a pieno ritmo -, afferma la dottoressa Provenza che, da ricercatrice scientifica qual è lancia l’allarme del surriscaldamento delle acque che sta toccando, anche se lievemente, il Mar Jonio - Le rilevazioni delle temperature del mare in superficie in questi giorni di forte caldo, hanno toccato punte di 28,5°C – afferma Evelina Provenza senza sbilanciarsi troppo – un cambiamento che sta gradualmente influenzando l’ecosistema marino e che stiamo monitorando in virtù soprattutto, di tutelare la biodiversità dei nostri mari, componente essenziale dell’ecosistema marino ed in generale, del sistema ambientale globale».