Alessandra del Carretto, è tornato il Carnevale alessandrino tra l’apollineo e il dionisiaco
Con tre colpi di piede, il tipico passo di Pulcinella, torna ad Alessandria del Carretto il Carnevale alessandrino, tra maschere "Belle e brutte", tanta musica, folklore e divertimento
ALESSANDRIA DEL CARRETTO - "Grazie": è questa la parola che conclude, solo per ora, l'evocativa (ma anche ri-evocativa) iniziativa realizzata dall'Associazione Culturale “i Połёcёnellё”, che il 21 agosto ha riportato nel borgo sito all'interno del Parco Nazionale del Pollino il carnevale delle tradizionali maschere alessandrine.
"Nel febbraio 2020 - si legge nella nota stampa diffusa - poco prima che scoppiasse la pandemia, siamo riusciti a portar fuori le nostre maschere e a mettere in scena il tipico Carnevale dei i Połёcёnellё Biellё e Bruttё, dove l’apollineo e il dionisiaco, il bene e il male si incontrano e si scontrano, con la vincita sempre del bello sul brutto. Da lì il buio: nella vita reale purtroppo non sempre vince il buono, il giusto, il bello. Le nostre maschere erano state riposte a riposare nei vecchi bauli dei nonni, non potendo più godere delle danze, della gioia e della socialità della popolazione in cui esse sono radicate.
Finalmente però il 21 agosto si sono rianimate e con i loro tre colpi di piede (passo tipico del pulcinella) sono tornati a risvegliare le emozioni che sempre trasmettono, sia in chi si traveste che in chi le ammira, rimanendone spesso ammaliato. Sicuramente, questa volta, erano circondati da una cornice diversa: non nel periodo carnevalesco, non il solito rito, non la contrapposizione con il brutto e con le figure allegoriche dell’Ursё e di Coremmё, ma sempre con lo spirito di portare allegria e colore tra le vie del paese".
Ma "Si può festeggiare il Carnevale ad agosto?" si sono chiesti i soliti osservatori di dita che puntano alla Luna...
"Abbiamo deciso - chiariscono gli organizzatori - di tenere questa piccola manifestazione in onore della maschera perché tanti Alessandrini emigrati, purtroppo, non riescono ad ammirare la bellezza dei Pulcinella durante il Carnevale. Si sa, la vita di oggi scorre veloce e spesso gli impegni lavorativi e la distanza dal paese ci impediscono di onorare le proprie festività. Tanti compaesani ci hanno ringraziato per questa opportunità, ma siamo noi che vogliamo dire grazie a tutti voi".
Ed infine, i doverosi ringraziamenti:
"Grazie a chi si è messo a disposizione per la realizzazione dell’evento, donando tempo e lavoro in maniera totalmente gratuita e volontaria. Grazie a chi ha prestato i propri antichi cimeli per la vestizione delle maschere. Grazie a chi, nonostante la numerosa affluenza di persone nel borgo, ha lasciato la propria attività lavorativa per dare un aiuto repentino senza remunerazione. Grazie a tutti i ragazzi che hanno aiutato nel pre, nel durante e nel post evento. Tutto quello che si vede e si vive in una sera è frutto di un lungo lavoro. Grazie a tutti coloro i quali hanno contribuito, anche economicamente, a sostenerci ed incoraggiarci. Grazie a chi ci ha concesso la piazza, se non l’intero paese, e l’ha messa nelle mani di noi giovani soci. Grazie ai suonatori, anche a quelli che hanno allietato con le loro note le vie del paese. La musica è la linfa vitale di questi eventi, della gioia e della spensieratezza. Grazie a tutta la popolazione che ha partecipato attivamente, perché vuole vedere Alessandria vivere. Grazie anche a chi ci ha mosso delle critiche, cercheremo di imparare da esse e di crescere. Siamo un gruppo aperto e chi volesse darci anche soltanto un piccolo consiglio sappiate che noi siamo pronti ad accoglierlo”.
L'ultimo grazie però va all'Associazione Culturale “i Połёcёnellё” e a tutti i suoi soci, per il grande impegno e per l'azione di recupero delle tradizioni folkloristiche alessandrine che è stato messo in campo.
Per una volta è più affascinante, parafrasando Pirandello, incontrare delle maschere, piuttosto che dei volti.